Controlli in un aeroporto per il coronavirus
Firenze, 5 febbraio 2020 - Anche negli aeroporti toscani di Pisa e Firenze verrà provata la febbre a tutti i passeggeri in arrivo da destinazioni internazionali. Lo rende noto la Regione Toscana in un comunicato. Una misura preventiva dunque per avere un monitoraggio di chi arriva da altri Paesi in queste settimane di emergenza. E' questa una delle decisioni prese in questi giorni dalla stessa Regione, che controlla la situazione a livello sanitario.
Ogni possibile caso di coronavirus viene valutato. L'ultimo, risultato poi fortunatamente negativo, è quello di un sessantenne di Livorno che era tornato dalla Cina dopo un viaggio con i sintomi riconducibili al coronavirus. Le analisi, svolte dall'azienda ospedaliera universitaria di Siena, hanno escluso appunto il coronavirus. Per quanto riguarda il monitoraggio degli aeroporti, questo è partito alle 14 di mercoledì a Pisa e Firenze.
Si tratta di una direttiva della Protezione civile nazionale, alla cui applicazione è preposto l'Usmaf (Ufficio sanitario marittimo aereo e di frontiera). In Toscana saranno i volontari della Misericordia a svolgere questo compito: saranno messi presto a regime anche l'aeroporto di Grosseto e il porto di Livorno.
Secondo la procedura concordata tra Ministero della salute e Protezione civile (inviata ora con una circolare a tutte le Regioni), ai viaggiatori verrà misurata la temperatura con un termometro laser e verrà sottoposto un quesito anamnestico: provenienza, sintomatologia, ecc. Se hanno temperatura superiore a 37,5 gradi, provengono da zone a rischio e rientrano nei casi sospetti previsti dalle linee guida del Ministero della salute (recepite dal protocollo regionale), dovrà essere subito attivato il 118 e i viaggiatori trasportati nell'ospedale di riferimento. Sono ospedali di riferimento tutti quelli in cui è presente un reparto di malattie infettive.