Coronavirus, i rifiuti delle rsa subito all'inceneritore

I riufiuti delle strutture dove ci sono persone postive in quarantena non vanno differenziati. L'ordinanza della Regione

Rifiuti

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Firenze, 1 aprile 2020 - Massima cautela, a tutela della salute pubblica e degli operatori, nel trattamento e nel ritiro dei rifiuti che provengono da strutture socio-sanitarie residenziali della Toscana dove ci sono pazienti positivi al coronavirus in quarantena obbligatoria. Lo dispone una nuova ordinanza, predisposta dall'assessore all'ambiente Federica Fratoni e firmata oggi dal presidente Enrico Rossi. I rifiuti delle strutture vanno conferiti «non differenziati» e dopo il ritiro saranno subito inceneriti, «sottoposti a immediata termovalorizzazione senza alcun trattamento preliminare». Inoltre l'ordinanza in alcune parti riprende disposizioni già stabilite per la raccolta dei rifiuti nelle abitazioni con cittadini in quarantena.

Per la raccolta le strutture sanitarie devono operare in accordo coi gestori. In particolare, i rifiuti urbani prodotti dalla struttura socio-sanitaria residenziale vanno raccolti e conferiti «non differenziati», in idonei contenitori chiusi forniti dal gestore, dedicati e opportunamente dimensionati in base alle necessità della struttura. I rifiuti raccolti saranno classificati come rifiuti urbani indifferenziati e dovranno essere gestiti dalla società che ha il servizio separatamente dagli altri rifiuti urbani. Il gestore provvederà, almeno una volta alla settimana, ad eseguire la raccolta e comunque in base alle necessità valutate con la struttura socio-sanitaria residenziale.