Coronavirus, "grazie ai medici di famiglia". Per la Regione due soli inadempienti su 4mila

Il dato diffuso dal presidente Enrico Rossi riguardo alla disponibilità a essere reperibili tutti i giorni dalle 8 alle 20

Enrico Rossi

Enrico Rossi

Firenze, 29 febbraio 2020 - Plaude ai circa 4mila medici di medicina generale, pediatri e medici della continuità assistenziale "per la serietà e la professionalità con le quali hanno rispettato i contenuti dell'ordinanza regionale che riguarda le norme di comportamento da tenere nel trattamento dei cittadini di fronte al timore del Coronavirus". Grazie alla loro disponibilità a essere reperibili tutti i giorni dalle 8 alle 20 "è stato possibile ridurre notevolmente gli accessi di cittadini preoccupati nei pronto soccorso della Toscana". Così in una nota il presidente della Toscana Enrico Rossi ha fatto pervenire la sua gratitudine nei confronti di tutti i componenti del Sistema sanitario regionale e in particolare verso i medici di base. Rossi ha poi parlato di due soli casi di medici inadempienti, sottolineando come la competente Asl, riferisce la Regione abbia "già iniziato le procedure di verifica con successiva contestazione dei comportamenti scorretti, per l'apertura di eventuali provvedimenti disciplinari e la segnalazione alla Procura della Repubblica: sarebbe intollerabile se l'ordinanza fosse stata disattesa riguardo agli orari e alla corretta presa in carico dei pazienti".

Rossi infine si è scusato per "non essere stati in grado, a causa di ingiustificati accaparramenti, di garantire a tutti gli operatori sanitari le mascherine protettive". Dopo la richiesta avanzata alla Protezione civile nazionale però "già da lunedì dovrebbero arrivare in Toscana in un buon quantitativo, che sarà prontamente distribuito in tutti i presidi ospedalieri e agli stessi medici di famiglia". Riguardo sempre al lavoro dei medici di famiglia "che si sta rivelando preziosissimo", nei prossimi giorni, ha aggiunto Rossi, "incontreremo le loro organizzazioni sindacali per definire termini e modalità di una eventuale prosecuzione dell'indispensabile rapporto di collaborazione positivamente sperimentato".