Covid Italia 6 giugno: 2.275 nuovi casi e 51 morti

In calo i ricoveri, sia in terapia intensiva (- 14 con 20 nuovi ingressi) che nei reparti ordinari passati da 5981 a 4.963. Il tasso di positività è dell'1,5% mente ieri era all'1%

L'Italia torna gradualmente alla vita normale

L'Italia torna gradualmente alla vita normale

Roma,  6 giugno 2021 - Oggi in Italia si sono registrati 2.275 nuovi casi di positivi al Covid su 14.958 tamponi con 51 morti. Il totale delle vittime sale così a 126.523. In calo i ricoveri, sia in terapia intensiva (- 14 con 20 nuovi ingressi) che nei reparti ordinari passati da 5981 a 4.963. Il tasso di positività è dell'1,5% mente ieri era all'1%. 

Sileri: "Lasciamo il terrore alle spalle, a luglio la svolta"

"La popolazione deve sentirsi tranquilla, lasciamo il terrore alle spalle". Confortato da dati nazionali sempre più incoraggianti, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri parla della campagna anti-Covid, ospite di Domenica In (Raiuno). Per Sileri, la svolta nella lotta al Covid arriverà a luglio, ma intanto insiste sull'allentamento di certe misure in presenza del green pass. "Ho tenuto poco tempo fa una riunione con il direttore generale della prevenzione del ministero, ho fatto presente che se abbiamo un green pass dobbiamo crederci. Deve darci accesso a una maggiore libertà. Dovremo arrivare a un punto quanto prima che puoi anche ballare in discoteca se sei munito di green pass. Non vedo quanto rischio ci sia se si balla con tutte persone vaccinate, o tamponate o guarite. Usiamo questo green pass". Sileri aggiunge: "Oggi il green pass è cartaceo poi ci sarà anche una app. In una famiglia non tutti ancora hanno fatto il vaccino, ritengo sia necessario garantire almeno due tamponi gratuiti a settimana alle famiglie per poter viaggiare".

Secondo il sottosegretario "chi è vaccinato deve ancora fare il tampone? Man mano perfezioneremo il tutto, è chiaro che se già si è stati vaccinati, il tampone non è più necessario, salvo esclusi casi di sintomi".

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Altro calo di ricoveri e terapie intensive

Diminuiscono ancora i ricoveri in terapia intensiva, 788 (-48 da ieri), 5.193 sono i ricoveri ordinari (-295 da ieri), 3.908.312 i guariti (+7.200) e 195.369 gli attualmente positivi (-4.823). Questo il bollettino odierno sui contagi covid reso noto dal ministero della Salute.

Migliora la situazione epidemiologica

Continua a migliorare la situazione epidemiologica in Italia, tanto che la curva dei contagi da Covid-19 si attesta tra le più basse in Europa. Anche questa settimana si registra un calo dell'incidenza dei casi - parametro fondamentale per decidere la collocazione delle Regioni nelle fasce dei colori - che tocca il valore di 32 per 100mila abitanti, e scendono ancora l'indice di trasmissibilità Rt, a 0,68, ed i ricoveri per Covid. I dati dell'ultimo monitoraggio settimanale della Cabina di regia sono positivi e fotografano un trend incoraggiante, sul quale pesa il decisivo impatto delle vaccinazioni.

In calo la curva della mortalità

In calo anche la curva della mortalità, e attualmente sono asintomatici tre su quattro tra chi contrae l'infezione. Un trend positivo che si riflette nell'occupazione dei posti letto ospedalieri per Covid. Questa settimana, nessuna Regione supera infatti la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva (dove il tasso di occupazione è al 12%, sotto la soglia critica del 30%, e dove i ricoverati passano da 1.323 a 1.033 in una settimana) o area medica (con un tasso di occupazione all'11% ed i ricoverati che passano da 8.577 a 6.482). Si delinea dunque una svolta, con tutte le Regioni e le province autonome che sono classificate a rischio basso.

Prosegue, dunque, il calo della curva epidemica in Italia. I nuovi casi registrati ieri, 4 giugno, erano  2.557. Con 220.939 tamponi, 123mila più del giorno precedente,  tanto che il tasso di positività crolla dal 2% all'1,1%. I decessi sono 73 (giovedì 59), per un totale di 126.415 vittime dall'inizio dell'epidemia.

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Zona bianca dal 7 giugno per Liguria e Umbria

Sempre in discesa i ricoveri, con le terapie intensive che sono 56 in meno (ieri -41) con 22 ingressi giornalieri, e calano a 836 totali, mentre i ricoveri ordinari sono 229 in meno (ieri -141), 5.488 in totale. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.

L'indice di contagio Rt

Ancora in calo, per la quarta settimana consecutiva, l'indice di contagio Rt in Italia. Nell'ultima settimana di monitoraggio si assesta a 0,68, contro lo 0,72 della settimana precedente. E' quanto emerge dall'analisi della Cabina di regia riunita questa mattina. Oltre all' Rt, in Italia continua il calo nell'incidenza settimanale: come emerge dall'analisi della Cabina di regia Ministero della Salute-Iss, nella settimana 24-30 maggio l'incidenza è a 36 casi per 100.000 abitanti contro i 51 per 100.000 abitanti nella settimana 17-23 maggio. La campagna vaccinale progredisce sempre più velocemente e l'incidenza è a un livello (sotto 50 per 100.000) che permetterebbe il contenimento dei nuovi casi. Tutte le Regioni e le province autonome dunque sono classificate a rischio basso

Caso Sardegna, aspira a regione verde Ue

Prosegue il calo della curva epidemiologica in Sardegna che resta stabilmente in zona bianca per la seconda settimana di fila. L'Isola, nel periodo considerato dati al 1 giugno relativi alla settimana 24 maggio -30 maggio 2021) mostra un indice di trasmissibilità R(t) pari a 0.55, il secondo più basso d'Italia dopo il Molise (0.45) che è la prima regione verde d'Europa (meno di 25 casi per 100mila abitanti), secondo la nuova mappa stilata da Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Anche la Sardegna però aspira a questo riconoscimento, visto che nella settimana presa in considerazione dal report nazionale i casi accertati sono stati 197 (-24,5% rispetto alla rilevazione precedente) e la prima paziale stima sui 100mila abitanti registra una forbice tra gli 11 e i 12 casi, con un calo dei focolai dell'84% Confermata la classificazione complessiva del rischio bassa e anche gli indici sotto soglia per quanto riguarda l'occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid nei reparti di medicina (8%) e terapia intensiva (6%). 

Speranza: "Ok nuove regole per i ristoranti ma attenti ai rischi "

«Le cose vanno meglio» in Italia sul fronte Covid «grazie alla campagna di vaccinazioni e alle misure che abbiamo avuto in questi mesi», ora occorre «proseguire in un percorso di gradualità, perché è giusto riaprire ma passo dopo passo» visto che «un passo troppo lungo ci potrebbe far pagare un prezzo». Lo ha detto il ministro della Sanità, Roberto Speranza, interpellato a margine del G7 di Oxford sull'alleggerimento delle regole sui tavoli nei ristoranti. «Bisogna sempre distinguere l'aperto dal chiuso - ha aggiunto - perché al chiuso ci sono molti più rischi. Siamo sulla strada giusta, dobbiamo insistere su questa strada».

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I ricoveri in calo

Sono 892 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia. Con un calo di 41 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 24 (ieri erano stati 33). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 5.717, in calo di 141 unità rispetto a ieri (quando il calo era stato di 334).

Il punto sui vaccini

Sono 36.012.012 le dosi di vaccino contro il covid somministrate in Italia, l'89.8% di quelle consegnate, pari a 40.122.659 dosi. Nel dettaglio sono state distribuite 27.733.972 dosi del siero di Pfizer/BioNTech, 7.426.880 di quelle di Vaxzevria (AstraZeneca), 3.735.557 di quelle di Moderna e 1.226.250 di quelle di Johnson & Johnson.

L'Italia in bianco dal 21 giugno

L'Italia si tingerà di bianco, con la sola eccezione della Val d'Aosta, a partire dal 21 giugno. Sempre, ovviamente, che il calo del contagio (che prosegue costante con un -27% dei casi nell'ultima settimana) non inverta la sua rotta. Un ruolo importante in tutto ciò, è giocato ovviamente dall'avanzata a grandi passi della campagna vaccinale.

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Ricciardi: "Bene vaccini per tutti, ma serve sforzo per i fragili"

La vaccinazione anti- Covid allargata ai cittadini di ogni età dai primi di giugno "è straordinariamente importante, però non deve portare a trascurare i soggetti vulnerabili" non ancora immunizzati, "che sono quelli più a rischio se contraggono l'infezione". Invita a "uno sforzo aggiuntivo" per trovarli e proteggerli Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all'università Cattolica e consigliere scientifico del ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a 'Domande e Risposte' su RaiNews24.

Dal 3 giugno via le fasce di età

Da 3 giugno le Regioni e le province autonome riceveranno il via libera per vaccinare le persone di ogni fascia di età, compresi i ragazzi dai 12 ai 15 anni, che sono circa 2 milioni e 300mila. "Andiamo verso il superamento delle fasce d'età - ha affermato il commissario straordinario all'emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo oggi in visita in Umbria - con un occhio vigile sugli over 60. Abbiamo ottimi risultati sugli over 80, buoni sugli over 70 e solo soddisfacenti sugli over 60, ed e' molto probabile che dagli inizi della prossima settimana anche l'Aifa darà il via libera per il vaccino agli adolescenti. Un occhio attento deve essere sulla popolazione studentesca - ha proseguito - per poter riaprire in sicurezza a settembre, ma prima dobbiamo puntare sulla vaccinazione dei sessantenni. E' giusto e utile perché solo così riusciremo a svuotare ospedali e terapie intensive".

Un milione e mezzo di settantenni senza la prima dose

Più di un milione e mezzo di over 70 è ancora in attesa della prima dose o della dose unica di vaccino anti Covid: nel dettaglio, almeno 1.095.264 uomini e donne compresi nella fascia 70-79 anni e 437.933 over80. E' quanto emerge dal report settimanale del commissario straordinario all'emergenza sanitaria. Tra i 70-79enni, sono in attesa della prima dose o della dose unica il 35,46% in Sicilia, il 28,65% in Calabria, il 25,23% in Friuli Venezia Giulia e il 24,66% in Sardegna; tra gli over80, ancora in attesa della prima dose o della dose unica il 27,55% in Sicilia, il 25,10% in Calabria e il 20,38% in Abruzzo.

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