Saldi, ci siamo: gli sconti record nell’anno nero

Nell’abbigliamento prezzi in calo del 26,8 per cento La stima: 70 euro di spesa per ogni fiorentino

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Firenze, 27 gennaio 2021 - Si avvicina il D-Day delle svendite invernali che quest’anno partiranno sabato. Dopo l’anticipo di alcuni territori già al 2 gennaio, limitato a Basilicata, Molise e Valle d’Aosta, la corsa ufficiale ai saldi sta per partire anche se le difficoltà che stanno vivendo i commercianti si riflettono sulle aspettative: in pochi sperano di poter risollevare i bilanci. A sentire le voci tanto degli esercenti che dei consumatori, questo anno i ribassi saranno un flop: i fiorentini, secondo una stima di Confesercenti Firenze, spenderanno 70 euro a testa, ben 30 euro in meno rispetto all’anno scorso.

Secondo Confesercenti , i capi più gettonati saranno piumini, giacche e scarpe griffate. Insomma, indumenti per affrontare il grande freddo. Giù invece, abiti eleganti e tacco che questo anno raggiungono i minimi storici di vendita. Il desiderio di acquisti fa a pugni con la possibilità di aprire il portafogli: in media i fiorentini spenderanno il 30% in meno. Tra l’altro, a influire sull’andamento dei saldi, anche le vendite promozionali: di fatto, tutti i negozi in città sono già partiti con i tagli di prezzo. Quindi, chi ha comprato prima, non lo farà dopo. "Quasi tutti siamo stati costretti ad applicare su parte dell’assortimento sconti che arrivano anche al 40%. Siamo stati chiusi, i magazzini sono pieni e mancano i contanti per far fronte a tutte le spese. Nonostante ciò, le vendite sono sempre ferme e purtroppo anche l’avvio ufficiale del 30 gennaio non cambierà nulla" sottolinea Paolo Pecchioli, titolare di Calzoleria Bologna di via della Vigna Nuova. "Tra le aziende c’è bisogno di liquidità – prosegue il responsabile Confesercenti Firenze Lapo Cantini –, tanti commercianti sono partiti con le promozioni ma lo shopping stenta a decollare. Mancando l’occasione, manca la motivazione a comprare".

Secondo una ricognizione dell’Unione consumatori, il record della convenienza spetta agli indumenti che, con uno sconto medio del 26,8% a gennaio 2021, superano la soglia del 25%, oltrepassata, per quanto riguarda le vendite invernali, solo nel gennaio 2015 con -25,4%. "Nessuna aspettativa: questo mese nonostante le promozioni abbiamo venduto pochissimo. Siamo riusciti appena a coprire le uscite", dice Cristiano Meriggioli di World Man di Borgo La Croce. "Le persone sono attente al centesimo – aggiunge Maria Pia Funiciello, titolare di Tentazioni in via del Ponte Rosso –, hanno meno soldi in tasca e manca la voglia di fare shopping. E’ dura".

In via Guicciardini , c’è chi saldi o non saldi, rimarrà chiuso comunque: "Fino a quando non riapriranno i confini tra le nazioni e non torneranno i turisti tutto sarà inutile" si sfoga Tommaso Sabatini, titolare di Cuoiofficine. Per quanto riguarda il settore dell’artigianato, secondo Confartigianato Firenze, i saldi producono fino al 20-25% del fatturato annuo. L’associazione però chiede regole ferree: "Bisogna regolamentare tutto il sistema del commercio che opera via web e nella media e grande distribuzione e non solo le attività tradizionali – conclude Paolo Gori, vicepresidente Confartigianato Firenze -. Chiediamo al presidente Giani di riaprire un tavolo per rivedere un regolamento che coinvolga tutti i canali di vendita. Vogliamo regole certe che valgano per tutti".