Colle, aggredì il vicino con il cacciavite. "Non sai chi sono io, ti ammazzo"

L’88enne si trova ancora in carcere. Il pm Benetti ha chiuso le indagini e ora c’è l’udienza dal gip. Contestati tre reati: stalking, evasione dai domiciliari e violazione della legge sulle armi

Carabinieri

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Siena, 8 gennaio 2022 - Nuovi guai giudiziari per l’88enne Luciano Catastini che ha tentato di aggredire alle spalle con un cacciavite un uomo a Colle Val d’Elsa. Anche lui suo vicino di casa. Per questo era stato arrestato dai carabinieri e adesso, conclusa l’inchiesta del pm Silvia Benetti, il gip Ilaria Cornetti ha fissato l’udienza preliminare dove risponderà di stalking e evasione dai domiciliari. Ha inoltre infranto la legge sulle armi portando appunto fuori di casa un cacciavite lungo circa 20 centimetri per aggredire alle spalle il malcapitato. Catastini si trova in cella a Santo Spirito dall’agosto scorso, quando è avvenuto l’episodio, nonostante l’età. I suoi guai erano iniziati ormai molti anni fa. Come si ricorderà, nel Pisano aveva ucciso un uomo per motivi di vicinato scontando una lunghissima pena. Poi un nuovo gravissimo fatto, la domenica delle Palme 2020, a San Gimignano al Bagolaro, quando tutta Italia era in lockdown. Sparò alla testa al vicino di casa, che abitava nell’abitazione sullo stesso pianerettolo della sua. Un miracolo se si è salvato, tuttavia ha riportato conseguenze gravissime tanto da essere ricoverato in una residenza poiché non è più autosufficiente. Per questo Catastini è stato condannato, anche in appello, a 9 anni e mezzo. Un altro vicino di casa era finito nel mirino dell’anziano. Un uomo di 58 anni di Colle. Le minacce di morte nei suoi confronti sarebbero iniziate addirittura nell’ottobre 2020. ’Non sai chi sono io’, gli aveva detto, promettendogli che prima o poi gliel’avrebbe fatta pagare. L’avrebbe ucciso. Quando lo incontrava lo guardava di traverso. Tanto che il vicino faceva il possibile per evitare d’incrociarlo. Finché la situazione non era degenerata nell’agosto scorso. Era uscito di casa – di qui la contestazione dell’evasione dei domiciliari – con l’intento di colpire alle spalle il 58enne. Non ce l’aveva fatta e, schivato il colpo coprendosi con lo zaino, l’uomo l’aveva bloccato grazie anche all’aiuto di un passante. Nessun ferita. Un episodio clamoroso che aveva condotto in carcere l’anziano, nonostante i suoi 88 anni. Il pm Silvia Benetti ha ricostruito la vicenda, è stata fatta anche una perizia. E nel dicembre scorso ha chiesto il rinvio a giudizio dell’anziano contestandogli i tre reati. L’udienza preliminare è stata fissata a febbraio. Per il momento Catastini resta in carcere e non sembra semplice, nonostante gli sforzi profusi dal suo difensore Manfredi Biotti individuare un percorso per fare in modo che lasci la cella e venga accolto in un a residenza con operatori sanitari.