'Cig' per 100mila toscani. Finalmente arrivano i soldi

Oltre 40mila pratiche di cassa integrazione portate a termine dall’Inps La direttrice regionale Deidda: "Rispettate le promesse". Ora la filiera cambia

Una protesta per la mancanza di aiuti

Una protesta per la mancanza di aiuti

Firenze, 2 giugno 2020 -  Combattere contro la burocrazia e contro una vera e propria valanga di richieste, ma alla fine di maggio, l’Inps ha tirato un sospiro di sollievo dopo un mese infernale. Le domande di cassa integrazione Covid sono state tutte esaminate e completate. Così è stato dato il via libera ai pagamenti. Finalmente. Centomila toscani inizieranno a vedere arrivare sui propri conti correnti, proprio in questi giorni, quanto atteso da quando il Coronavirus ha chiuso i cancelli delle fabbriche e tirato giù le saracinesche di locali pubblici e negozi. Una linfa vitale per le famiglie che non avevano più entrate sicure da quando gli stipendi erano stati congelati dal lockdown produttivo.

"Sono state lavorate e mandate in pagamento tutte le domande di cassa integrazione in deroga, i cui decreti autorizzativi erano pervenuti dalla Regione entro il 30 aprile", sottolineano con soddisfazione dalla sede toscana dell’Inps. «Abbiamo onorato l’impegno di pagare tutto il pagabile nei tempi che ci eravamo dati, tempi dettati dai necessari passaggi procedurali – dichiara Cristina Deidda, direttore regionale dell’Inps Toscana – assicurando in tal modo una risposta concreta ai lavoratori in attesa della Cigd”. Circa 42mila domande per un numero complessivo di oltre 100mila lavoratori "dato che ci consente di affermare che la totalità delle domande pervenute alla data del 18 maggio è stata evasa".  

“Naturalmente – continua la direttrice – non possiamo parlare di lavorazione del 100% del pervenuto, perché le domande continuano ad arrivare, seppure in maniera contenuta". La situazione sta migliorando: "Voglio rassicurare coloro che ancora non hanno ricevuto alcun importo, in quanto oramai stiamo lavorando in correntezza e quotidianamente trasmettiamo mandati di pagamento agli Istituti bancari, sia per nuove autorizzazioni, sia per mensilità successive". Resta "una minima percentuale di scarto, inferiore al 5%, che riguarda domande allo stato non lavorabili, che presentano errori, difformità o altre problematiche che stiamo cercando di risolvere velocemente con la collaborazione delle stesse aziende interessate e dei loro intermediari". Buone notizie anche per Cigo e Fis, altre modalità di sostegno ai lavoratori: "Siamo in correntezza anche con questi pagamenti". La fase 2 ha portato anche alla modifica della filiera Cig dopo le tante proteste di queste settimane: le domande di ’Cassa’ adesso devono essere presentate direttamente all’Inps.