Omicidio di Chiara Ugolini, Impellizzeri resta in carcere. "Pericolo di fuga"

Firenze, il 38enne vicino di casa è l'unico sospettato. Sui social il ricordo del fidanzato: "Sarai sempre con me"

Chiara Ugolini, la 27enne trovata senza vita

Chiara Ugolini, la 27enne trovata senza vita

Firenze, 8 settembre 2021 -  Il gip di Firenze Angela Fantechi ha convalidato il fermo e disposto la misura cautelare in carcere per Emanuele Impellizzeri, 38 anni, l'uomo indiziato del delitto  di Chiara Ugolini, la 27enne trovata uccisa nella sua casa di Calmasino (Verona) il 5 settembre. Al momento l'uomo è nel carcere di Sollicciano ( Firenze). Il gip inoltre si è dichiarato incompetente per territorio e quindi trasmetterà gli atti al tribunale di Verona dove un altro gip deciderà se confermare o meno il provvedimento fiorentino.

L'uomo, che venne bloccato domenica sera nei pressi di Firenze dalla polizia stradale mentre fuggiva in moto sulla A1, questa mattina è comparso davanti al gip del tribunale fiorentino, Angela Fantechi, per l'interrogatorio di convalida del fermo, ma, secondo quanto si apprende, non avrebbe risposto al giudice. La decisione del gip sulla convalida del fermo è attesa nelle prossime ore.

 

Il ricordo del fidanzato

"Tu sei e resterai per sempre la mia metà, la parte che mi completa, la mia ragione di vivere. Abbiamo passato mille avventure, ma era solo l'inizio, avevamo migliaia di progetti insieme rimasti in sospeso. Ma non ti preoccupare amore mio, ti porterò per sempre con me, dentro al mio cuore". Così, in un posto su Instagram, Daniel Bongiovanni ricorda la fidanzata Chiara. "Gireremo tutto il mondo insieme - prosegue, accompagnando il testo con alcune sue foto in compagnia della giovane - e so che tu sarai sempre al mio fianco per tutta la vita. Ti amo Chiara, ti amerò per sempre e questo non cambierà mai e tu lo sai", conclude.

"Crudeltà e motivi abietti, pericolo di fuga"

Secondo quanto appreso a Firenze, Emanuele Impellizzeri è accusato di aver commesso l'omicidio con le aggravanti di aver agito con crudeltà e per motivi abietti. In base a quanto riportato nell'ordinanza del gip Angela Fantechi, la misura della custodia in carcere si è resa necessaria per il pericolo di fuga, per la gravità del fatto contestato e tenuto conto della personalità dell'indagato.