Centro antiviolenza Artemisia, in aumento le richieste d'auto. Ma l'età media scende

La presidentessa Teresa Bruno spiega l'attività dell'associazione

Teresa Bruno, presidentessa di Artemisia Firenze

Teresa Bruno, presidentessa di Artemisia Firenze

Firenze, 15 novembre 2019 - “Per noi tutti i giorni sono il 25 novembre, così come tutti i giorni sono l’8 marzo”. È il motto del centro antiviolenza Artemisia, l’associazione di promozione sociale Onlus, presieduta Teresa Bruno.

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne - quando sarà presentata l’edizione 2019 del rapporto sulla violenza di genere in Toscana (il 25 novembre alle 10 nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacarati a Firenze) -, Artemisia traccia un quadro della situazione fiorentina dove opera dal 1991 grazie alla felice collaborazione tra un gruppo di coraggiose sostenitrici della lotta alla violenza sulle donne guidato da Nicoletta Livi Bacci e Catia Franci, che furono le prime socie fondatrici.

Presidentessa, le vittime di violenza di genere sono in aumento? “Il fenomeno esiste ma non ho una risposta a questa domanda. Posso dire che le richieste d’aiuto alla nostra associazione, così come nel resto della regione, sono in crescita”.  

In quanti si sono rivolti ad Artemisia nell’ultimo anno? “Abbiamo avuto circa 1.300 accessi che comprendono donne, bambini e adulti che hanno subito violenza durante l’infanzia. Se consideriamo che durante il primo anno di attività gli accessi furono 107, l'aumento è evidente. L'incremento sostanziale si è avuto nei primi anni 2000. Ma questo non va confuso con un aumento delle vittime”.  

Ci spiega meglio? “Oggi si parla di più di violenza di genere, c'è maggiore sensibilità anche a livello politico ma dobbiamo ancora lavorare per un cambiamento culturale profondo. Sono saliti i casi a cui dare risposte ma come emerge anche dagli ultimi rapporti Istat il sommerso è ancora tanto. Un dato positivo: l'età media delle vittime che si rivolgono a un centro antiviolenza si è abbassata e ciò significa che le donne chiedono aiuto prima nei casi di maltrattamento che spesso durano anni”.  

Come si svolge l'attività di aiuto di Artemisia? “Offriamo ascolto, consulenze e supporto gratuito alle donne con o senza figli che vivono una situazione di violenza, e l’assistenza è accessibile in forma privata o collettiva per i nuclei familiari. Dopo un primo colloquio viene valutata la situazione di rischio: se c'è un alto rischio, come l'incolumità fisica, si mettono in campo immediatamente misure di protezione come l'allontamento da casa. Se la situazione non è rischiosissima allora inizia un percorso di accompagnamento verso l'uscita del problema, in comune accordo con la vittima e in stretta collaborazione con le altre realtà e servizi del territorio visto che queste situazioni si possono affrontare soltanto lavorando in rete”.

Il centro Artemisia si trova in via del Mezzetta, 1/int. a Firenze, tel. 055 601375, email [email protected].