Campi, il meglio dell'innnovazione tecnologica in mostra ai Gigli

#InnovaZone: start-up, artigiani 2.0 e vari progetti collegati all’Università di Firenze. Il 18 marzo laboratorio sulle case domotiche

Un momento dell'inaugurazione della seconda edizione di #InnovaZone

Un momento dell'inaugurazione della seconda edizione di #InnovaZone

Campi, 17 marzo 2018 - Le eccellenze produttive e di ricerca toscane che si stanno distinguendo nell’innovazione tecnologica sono in mostra al centro commerciale I Gigli fino a domenica 18 marzo dove è in corso la seconda edizione di #InnovaZone. Tra gli stand in Corte Lunga sono tante le start-up e i progetti collegati all’Università di Firenze, come per esempio “Vitamina”, fondata da tre giovani: Filippo Sala, manager, Giovanna Geri, farmacista, e Marco Saccenti, designer. Rispondendo a un breve questionario su un sito, l’algoritmo propone una soluzione personalizzata per il corretto apporto di vitamine e integratori. “Vitamina” è stata scelta tra oltre 100 start-up per accedere al programma di accelerazione “Hubble” dell’incubatore fiorentino Nana Bianca, finanziato da Fondazione CR Firenze e promosso dalla Fondazione per la ricerca e l’innovazione dell’Università di Firenze. Tredici gli integratori attualmente disponibili nel catalogo della start up, prevalentemente mono ingrediente e a base di minerali, estratti vegetali e probiotici, organizzati in categorie basate sulle esigenze nutrizionali o di stili di vita: dallo stress alle difese immunitarie, dalla digestione alla depurazione.

Altra start-up è “Laborplay" che nasce dal percorso dell’Incubatore Universitario fiorentino. L’azienda ha progettato un nuovo modo di approcciarsi alla selezione del personale, basata sulle competenze che emergono dal gioco. Presente anche il Centro studi e ricerche per le problematiche della disabilità di Ateneo (Cespd) di Firenze che ha progettato un’app per smartphone, “Occhio della città intelligente”, per supportare la mobilità autonoma di persone con difficoltà durante gli spostamenti a piedi o sui mezzi pubblici. Poi a #InnovaZone viene presentato - sempre a cura dell’Università di Firenze - il progetto "Beprocare", percorsi ad hoc e innovativi per accrescere la capacità emotiva delle professioni di cura (docenti, medici, assistenti sociali). Spazio alla tecnologia applicata al campo sanitario: "Probiomedica", spin off della Scuola Sant’Anna di Pisa e partecipata dall’Università di Firenze, ha progettato una capsula ingeribile a LED a scopo medico-curativo in grado di combattere l’Helycobacter.

Dalla Scuola Sant’Anna di Pisa c’è anche "Abzero", start-up nata pochi mesi fa, che ha progettato droni per il trasporto di sangue, emoderivati e organi. Ampio spazio al digitale per lavori artigianali: "FabLab" e "Lofoio" sono due realtà che offrono spazi e macchinari agli artigiani, digitali e tradizionali, per realizzare progetti e prodotti, mentre "Teeser", incubata da H-Farm, è una community dove ogni iscritto può creare un prodotto che poi potrà essere venduto. Attualmente ci sono 300mila iscritti tra cui anche i giovani youtuber di “Me contro Te”. All'interno di #InnovaZone saranno promossi anche momenti di formazione: il 18 marzo appuntamento alle 10,30 e alle 15 con un laboratorio sulle case domotiche

Barbara Berti