Tutta la storia e i misteri di Firenze in 366 giorni

Nel calendario di Gian Luca Corradi “I’ Fiorentino 2020” i segreti della città

Il calendario I'Fiorentino 2020

Il calendario I'Fiorentino 2020

Firenze, 4 dicembre 2019 – S’intitola “I’ Fiorentino 2020 ed è un calendario molto speciale quello di Gian Luca Corradi. Perché nelle sue 366 pagine è ricco di avvenimenti, tradizioni, curiosità e modi di dire di Firenze.

Ad esempio, sfogliandolo, i lettori potranno scoprire che il 7 febbraio del 1865 sulle pagine de La Nazione viene illustrato il piano dell’architetto Giuseppe Poggi relavivo al ‘risanamento’ e ampliamento urbanistico di Firenze, quando la città divenne capitale del nuovo Regno d’Italia.  Che il Ponte San Niccolò originariamente si chiamava ponte San Ferdinando in onore a Ferdinando III, e inizialmente era un ponte sospeso, retto da sponde metalliche tese da una sponda all’altra dell’Arno. Che nei locali sottostanti della Torre della Zecca venivano azionati dalla forza dell’acqua i magli usati per coniare le monete della Repubblica Fiorentina, in particolare il famoso fiorino d’oro. E che le due torri poste a protezione della città furono collegate da un cunicolo sotto il letto del fiume. Che per la prima volta in Italia prendono avvio a Firenze le sfilate d’alta moda nel febbraio del 1951, organizzate nella propria casa dell’Oltrarno da Giovanni Battista Giorgini, soprannominato Bista, collezionista e appassionato d’arte, uno dei pionieri del Made in Italy. Che arrivò a Campo di Marte il primo aprile del 1906 il circo del colonnello William Cody (Buffalo Bill), col suo spettacolo ispirato al selvaggio West, che fu accolto in città da un grande successo di pubblico: ben 600 persone, tra cui almeno un centinaio di indiani, si accamparono sui prati della Zecca insieme ai loro 160 cavalli, 15 bufali, alci e persino orsi bruni. Che la Colonna della Giustizia, che si trova al centro di piazza Santa Trinita, proveniente dalle terme di Caracalla, la più alta delle colonne fiorentine, fu collocata nel luogo preciso dove Cosimo I ricevette la notizia della vittoria su Siena. 

E poi la storia fino ai nostri giorni, per ricordare quando è stato inaugurato a Ponte a Ema il museo della bicicletta dedicato a Gino Bartali, e poi quel tragico 27 maggio 1993, quando esplose la bomba della strage ai Georgofili. Il calendario si conclude ricordando che il 31 dicembre 1932 esce nelle edicole italiane il settimanale ‘Il Giornale di Topolino’ stampato dalla casa editrice Nerbini di Firenze, primo periodico italiano dedicato al personaggio a fumetti più famoso al mondo creato da Walt Disney. 

“Quest’anno, rispetto alle precedenti edizioni – spiega Gian Luca Corradi - che era più legato a curiosità e modi di dire, che pure non mancano, c’è stata più ricerca storica per cercare di individuare delle date che abbiano attinenza con la storia della città, tanto antica quanto recente. E così ho cercato di collegare quasi ad ogni giorno un avvenimento che è avvenuto tanto nei secoli scorsi che nei tempi più recenti, per dare un taglio trasversale. Ci sono tante cose curiose, anche articoli di giornale ad esempio, e si arriva fino al Novecento”. Il calendario ‘I’ Fiorentino 2020’ , Agc edizioni, è disponibile nelle principali librerie, nelle edicole e nei punti vendita Unicoop Firenze.

Maurizio Costanzo