Caldo record, come combatterlo. Dal lockdown al ghiaccio in vasca: i consigli da ridere

I suggerimenti di Gaetano Gennai. Regola numero uno: non uscire di casa dall'alba al tramonto. E poi "smettiamola di mangiare, anche in previsione della carestia". Stirare? "No: siamo sgualciti dentro e fuori"

Un caldo sempre più insopportabile

Un caldo sempre più insopportabile

Firenze, 18 luglio 2022 - “Mai una gioia: solo sofferenza. Le stagioni non esistono più. E perfino gli ergastolani non possono più dire di stare al fresco. Si schianta di caldo ovunque. Un inferno”. Si asciuga il sudore Gaetano Gennai, che per combattere la calura opprimente ci offre i suoi consigli semiseri. Perchè è vero che l’afa toglie il fiato, ma una risata non può che farci bene. Allora, si parte intanto dal “lockdown anti-Caronte”. “Prima regola: non uscire dall’alba al tramonto - dice Gennai -. Bisogna mettere il capo fuori solo di notte. In questo senso, sono avvantaggiati i metronotte e tutti coloro che fanno i turni solitamente meno invidiati”.

Altra regola: “Mangiare il meno possibile”. L’obiettivo è duplice: “Evitare il caldo dei fornelli e prepararsi alla carestia in arrivo”. Spazio dunque alle barrette ed al “liofilizzato”. “Chiamiamo la Cristoforetti ed impariamo da lei: il futuro sarà mangiare polverine”. Pertanto, “svuotato il frigo dagli inutili cibi”, conserviamo in esso "dei ben più utili cubetti di ghiaccio, coi quali ‘foderare’ la vasca in cui è d'obbligo trascorrere le ore diurne". Nel frigo ormai deserto, è un'ottima idea infiliare "il guanciale e, per i più temerari, gli slip”. Se proprio uno di giorno vuole uscire, “consigliatissimi i centri commerciali, i supermercati e soprattutto le farmacie. Così, in caso di colpo della strega…”. Altrimenti, “una bellissima idea è quella di comprare un biglietto della tramvia e andare da Careggi e Villa Costanza”. Un viaggetto al fresco è assicurato. E poi? “Chiaramente non sogniamoci di stirare i vestiti. Ormai siamo sgualciti fuori e dentro. L’essere spiegazzati è il simbolo di questi tempi difficili”. Ma, si sa, non tutto il male vien per nuocere… “Certo che no - ride amaramente Gennai -. Tra qualche anno raggiungeremo l’Elba senza traghetto. E non si sentirà più parlare del ponte sullo stretto di Messina”.

Buon caldo a tutti.