Caldo anomalo, mimosa fiorita in Toscana con tre mesi di anticipo: "Mai successo prima"

L'allarme di Coldiretti: "Quando arriverà il freddo, piante e fiori rischiano di rimanere esposte al gelo e al maltempo"

Firenze, 3 gennaio 2023 - A gennaio 2023 sta già fiorendo in Toscana la mimosa. È quanto denuncia Coldiretti Toscana che lancia l'allarme sul caldo anomalo di questi giorni. "La mia mimosa è già clamorosamente fiorita. Non è mai successo prima", segnala con un video sui social Francesca Lombardi, una giovane imprenditrice aretina e Delegata Regionale Giovani Impresa Coldiretti Toscana. 

Mimosa già fiorita in Toscana a gennaio 2023 (Foto Coldiretti Toscana)
Mimosa già fiorita in Toscana a gennaio 2023 (Foto Coldiretti Toscana)

Dicembre 2022 in Toscana, il mese più caldo

È l’effetto del caldo anomalo che sta mandando in tilt la natura. Fiori e piante, ingannate dal clima, si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa con il rischio di essere esposte con l’arrivo del freddo al rischio gelate e al maltempo. È quanto afferma Coldiretti Toscana in riferimento alle previsioni di tempo stabile fino all’Epifania dove si registrano insolite alte temperature. Il mese di dicembre è stato il più caldo di sempre in Toscana superando addirittura di 0,8 °C il precedente record del dicembre 1955 come rilevato dal Consorzio Lamma.

I rischi del caldo anomalo

A preoccupare – spiega Coldiretti Toscana - è la concreta possibilità che nelle prossime settimane le repentine ondate di gelo notturno brucino fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti futuri.  Ma in difficoltà – continua Coldiretti Toscana - è anche il mondo animale con casi di api che disorientate dalle alte temperature si risvegliano ed escono dagli alveari con il pericolo concreto di venire decimate dall’arrivo del freddo.

Una situazione che fa seguito ad un 2022 che si classifica come l’anno più bollente mai registrato in Toscana con temperature medie massime fino a 2 gradi superiori a quelle tipiche del periodo; un dato che risulta decisamente sorprendente e straordinario se si considera che questa è una anomalia mediata su ben 365 giorni secondo il Consorzio Lamma. A pagarne le conseguenze è soprattutto l’agricoltura stritolata tra i rincari ed i cambiamenti climatici con il 13% delle imprese a rischio cessazione secondo il Crea e perdite per oltre 260 milioni di euro per le sole conseguenze della sola siccità.  Il cambiamento climatico è stato accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – continua Coldiretti Toscana – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. 25 quelli nel corso del 2025, più del doppio rispetto al 2021.

Previsioni meteo

La situazione è preoccupante anche perché i primi cambiamenti, come segnalano le previsioni meteo, si registreranno solamente dopo la Befana. Per il Consorzio Lamma non usciremo da questa grigia melassa di caldo, nuvole e pioggerella prima dell'11 gennaio. Bernardo Gozzini, direttore del Lamma, ha denunciato che "il 2022 è stato l'anno più bollente dal 1955". E che "la temperatura media supererà i 16 gradi, battendo il record precedente che apparteneva al 2014 con un media di 15,8 gradi".