Firenze, riapre il ‘nuovo’ Caffè Paszkowski totalmente rinnovato

Palcoscenico della città dai primi del novecento, monumento nazionale e locale storico, riaprirà il 30 maggio

Il caffè Paszkowski

Il caffè Paszkowski

Firenze, 28 maggio 2020 - Sabato 30 maggio riapre il Caffè Concerto Paszkowski, dopo un’importante ristrutturazione e nel rispetto dei vincoli dettati dalla Soprintendenza delle Belle Arti. Un progetto che interessa sia gli spazi dedicati ai clienti, che i laboratori e le zone di produzione e servizio. In questo periodo di incertezze e paura, lo storico Caffè riapre con "l’obiettivo di portare un segnale di speranza per il centro storico di Firenze per tornare ad essere oggi come un tempo, punto di ritrovo tra persone, senza perdere di vista l’importante distanza di sicurezza sociale".

Il “nuovo” Caffè Concerto Paszkowski, punto di ritrovo dell’aristocrazia e degli intellettuali tra fine ‘800 e inizio ‘900, quando ancora si chiamava Caffè Centrale, si rinnova con l’obiettivo di rimanere fedele a sé stesso. Il nuovo Caffè Concerto Paszkowski guarda con ottimismo al futuro, senza dimenticare la profonda eredità ricevuta dal suo passato e dalla sua Firenze.

Il significativo lavoro di rinnovamento dei locali, deciso e fortemente voluto dalla famiglia Valenza, ha seguito le logiche di una priorità ambivalente, cioè quella di un rinnovamento estetico radicato nella tradizione storica del caffè ma anche in nuove e contemporanee esigenze di utilizzo e di servizio. Il progetto d'interni di tutti gli spazi aperti al pubblico è stato curato dagli architetti Paolo Becagli, Alessandro Interlando e Nicola Urbinati,mentre l'adeguamento funzionale delle aree operative e tutti gli aspetti tecnico-normativi, dall'architetto Alessandro Consigli. La volontà progettuale generatrice di nuovi spazi è stata organizzata intorno a scelte considerate determinanti ed indispensabili, sia dalla proprietà che dagli architetti: prima fra tutte, il recupero e la valorizzazione di elementi d’arredo esistenti, come la boiserie che riveste le pareti delle sale da tè, così come i tavoli e le poltroncine, arricchite da tappezzerie di velluto pensate in coordinato a nuovi tendaggi e panche divano, disegnate ad hoc per il completamento della galleria e del mezzanino.

La storia - Nato tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 come Caffè Centralee rilevato dalla Società Toscana C. Paszkowski per la fabbricazione e la vendita della Birra,nel 1903. Il Caffè diviene subito punto di riferimento non solo per la città, ma anche per gli intellettuali dell’epoca.  Divenuto birreria e punto di ristoro, accompagna le serate fiorentine con la formula del “Caffè Concerto”. Il nome Paszkowski sostituisce quello di Caffe Centrale, proprio per diventare il Brand Ambassadordi quella Birra Paszkowski che prende risalto a livello nazionale fino agli anni ’30. La Birra Paszkowski raggiunge una notorietà tale da avere due fabbriche di produzione, la prima a Firenze e la seconda a Roma. Diventa successivamente una tra le prime cinque birre vendute in tutto il territorio nazionale. Alla fine del diciannovesimo secolo, Paszkowski diventa un caffè letterario dove Prezzolini, Soffici, Papini e D’Annunzio, successivamente Montale, Saba e infine Pratolini, sono fra i clienti abituali più illustri. Nel 1979, il Caffè viene acquistato dalla famiglia Valenza, tutt’oggi proprietaria, che decide di rilanciare non solo la caffetteria, ma anche la ristorazione e la miscelazione, senza mai dimenticare la tradizione del Caffè Concerto. Una data di importanza fondamentale è il 1991, anno in cui il Caffè è dichiarato Monumento Nazionale ed entra a far parte dei Locali Storici d’Italia. E’ in questi anni cheil ruolo culturale del Caffè viene enfatizzato ospitando gli appuntamenti de “La Versiliana d’inverno”.  Si tratta di incontri pomeridiani con personaggi di spicco del mondo del sapere, della politica e dello spettacolo, con lo scopo di riproporre l’idea del caffè letterario che lo aveva caratterizzato all’inizio del ‘900. Tra gli ospiti ricordiamo: Piero Angela, Roberto Benigni, Franco Maria Ricci, Cecchi Gori, Carlo Verdone e Francesco Nuti. Un ulteriore elemento di attrazione per il pubblico e per giovani artisti in cerca di affermazione è la formula del  Caffè Concerto, che prende spunto dal fenomeno dei café-chantantnati a Parigi nel XVIII secolo.  Già durante i primi del Novecento ospiti illustri e personaggi di spicco affollano la Piazza, dando al Caffè un carattere aperto e cosmopolita.  La declinazione di Caffè Concerto arriva nel 1911 quando laSocietà Toscana C. Paszkowskiannuncia un ambizioso programma di grandi concerti. Paszkowski anima quindi Piazza della Repubblica con musica dal vivo di qualità, artisti locali e internazionali e attività culturali che rendono unico il locale. Nell’attuale momento storico, l’attività concertistica è naturalmente sospesa ma, non appena sarà possibile, la famiglia Valenza ha già in programma un ricco calendario di performance live ad animare il nuovo locale. 

Maurizio Costanzo