Bus precipitato nella scarpata, come stanno i ragazzi feriti: cinque ancora in ospedale

Tragedia sfiorata a Pontremoli, lo studente eroe: “Così ho salvato una compagna svenuta”. Smartphone sequestrato all’autista

Il recupero del bus

Il recupero del bus

Pontremoli (Massa Carrara), 1 giugno 2023 – L’autista dell’autobus carico di studenti, che martedì è precipitato in un dirupo, è stato ascoltato dagli investigatori. La polizia stradale, su delega della Procura di Massa, sta ricostruendo quanto accaduto nella tarda mattinata di martedì lungo la provinciale 37 che da Pontremoli sale a Zeri, in Lunigiana. Dopo l’apertura di un fascicolo d’inchiesta, lo smartphone del 52enne conducente del bus, Francesco Raffa, è stato sequestrato. L’uomo, che vanta 27 anni di servizio, ha detto di essere stato abbagliato dal sole ed è risultato negativo all’alcoltest e al narcotest.

Non si esclude, comunque, che possa avere avuto un mancamento improvviso o un colpo di sonno. L’autobus di Autolinee Toscane, con 20 passeggeri a bordo (19 studenti e un’anziana), ha abbattuto il guardrail ed è volato nel dirupo prima di fermarsi un centinaio di metri più sotto. Decisivi gli alberi, che hanno frenato la corsa del mezzo fuori controllo prima che le radici di una pianta abbattuta riuscissero a fermarlo. A bordo del mezzo, insieme agli studenti usciti da scuola, c’era anche Giulia, la figlia del sindaco di Zeri, Christian Petacchi, che ha dato l’allarme chiamando al telefono il padre, mentre l’autobus stava precipitando nel vuoto. Autolinee Toscane ha già inviato una relazione dettagliata alla Regione.

Il conducente, dopo una notte passata all’ospedale delle Apuane di Massa in stato di choc, è stato dimesso. Si è già rivolto a un legale e non intende rilasciare dichiarazioni. Migliorano intanto le condizioni dei giovani finiti in codice rosso all’ospedale di Massa e a Pisa. La ragazza di 16 anni, che ha riportato la frattura del bacino, dovrà svolgere riabilitazione per un mese. Positive le condizioni dell’altro giovane che ha subito un colpo alla testa: il ragazzo ha riportato una commozione celebrale e resterà nel reparto di rianimazione ancora per due giorni prima di essere dimesso. Ieri il pullman è stato recuperato dalla scarpata dai vigili del fuoco. Le istituzioni scolastiche si stanno attivando per fornire un apporto psicologico agli studenti.

Poteva essere una tragedia e fortunatamente non lo è stata. Fatto sta che da storie come quella del pullman carico di studenti, che martedì in Lunigiana è precipitato in una scarpata, emergono storie incredibili di altruismo e coraggio. A bordo del mezzo diretto a Zeri c’era anche Francesco Bruzzoni, studente al primo anno del corso geometri dell’Istituto ’Pacinotti Belmesseri’ di Pontremoli.

Il viaggio di ritorno era giunto a metà strada, poco dopo la Tecchia Rossa, sulla provinciale 37, quando improvvisamente il veicolo su cui viaggiava ha curvato verso sinistra, ha sfondato il guardrail ed ha iniziato a scendere a tutta velocità in mezzo al bosco verso il torrente Gordana, mentre i ragazzi hanno iniziato ad urlare. "Sul momento non mi sono accorto che il bus aveva cambiato direzione di marcia perché stavo parlando con un compagno", ha spiegato Francessco una volta arrivato all’ospedale di Pontremoli, dove è stato portato dai soccorsi insieme agli altri ragazzi che sono usciti quasi illesi dalla brutta avventura. "Poi mi sono accorto che stavo scivolando verso il basso e mi sono aggrappato a un’asta di sostegno. La corsa del mezzo ogni tanto si interrompeva perché frenata dagli alberi, ma poi riprendeva. Intanto alcuni miei compagni erano svenuti".

Francesco, molto scosso, ieri non è voluto tornare a parlare della vicenda. Vive a Zeri, il padre ha una ditta di impiantistica e la mamma gestisce un’azienda agricola. A caldo Francesco aveva raccontato così quei momenti. "C’era una ragazza – ha detto – con la bava alla bocca. L’ho fatta girare su un fianco per consentirle di respirare meglio mentre un mio amico era molto pallido e aveva difficoltà a respirare. Allora con un dito gli ho tirato fuori la lingua che si era ripiegata all’interno. Ce lo hanno insegnato a scuola nelle lezioni di primo soccorso, non ho fatto altro che replicare quello che avevo imparato". Poi Francesco ha aiutato anche altri suoi coetanei a uscire dal pullman attraverso i vetri laterali andati in frantumi. E’ stato un piccolo grande eroe e tanti suoi amici se la sono cavata grazie alla sua generosità. All’interno del mezzo c’era anche Matilde, la sorella di Francesco, estratta e messa in salvo dai volontari del Soccorso alpino. La ragazza ha riportato la frattura del bacino ed è stata trasferita all’ospedale apuano. Sono cinque gli studenti feriti nell’incidente e che si trovano ancora ricoverati negli ospedali: tre a Pontremoli, uno a Massa e quello più grave a Cisanello di Pisa.