Firenze, 26 ottobre 2022 - Continuano i disagi sulle linee ferroviarie. Il bonus pendolari di settembre scatta per la linea Firenze-Pistoia- Lucca-Viareggio e per due linee diesel del bacino senese, la Siena-Chiusi e la Siena–Grosseto. Per queste tre tratte è scattato il cosiddetto ‘ristoro’ destinato agli abbonati come risarcimento ritardi e soppressioni dei treni. Il diritto al bonus matura quando l’indice di affidabilità è inferiore a 97,50 per cento, ma bisogna dire che nel mese di settembre 8 linee su 14 (ci sono anche la Firenze-Arezzo-Chiusi; la Faentina Firenze Borgo via Pontassieve; la Pisa-La Spezia ) sono sotto il 98% e in alcuni casi molto vicino al limite. La linea della Valdiseve e la Firenze Siena sono a 97,56%. Le linee diesel nel loro complesso vanno male, in parte per i frequenti guasti e le soppressioni causate dalla vetustà del materiale, oltre che per guasti all'infrastruttura. “Il bonus non è una soluzione, ma segnala una patologia – ha detto l’assessore ai trasporti della regione Stefano Baccelli -. Dal monitoraggio che fanno i nostri uffici abbiamo un quadro approfondito del servizio, se consideriamo la puntualità senza esclusione di causa, quella che rappresenta la vita quotidiana del pendolare, con gli effetti di tutto quello che accade sulla linea, ce ne sono alcune, anche fra quelle per cui non è scattato il bonus, in cui quasi il 20% dei treni non è arrivato in orario”. “È un servizio inadeguato – ha aggiunto - a cui viene sottoposta l’utenza toscana, e inaccettabile al quale viene sottoposta l’utenza Toscana, non ci sono miglioramenti e ribadisco bisogna intervenire sulle cause; il ristoro non basta. Occorre che Rfi e Trenitalia siano coordinati, occorre che sia data comunicazione alla Regione e ai cittadini, in modo tempestivo e preventivo. Sono troppi gli episodi per cui, per cause accidentali o per lavori anche importanti che vanno fatti si creano disservizi che potrebbero essere risolti o limitati con una programmazione migliore". Niccolò Gramigni