Rinnovo delle caldaie, in Toscana un fondo da 6 milioni di euro

Lo stanziamento è stato deciso dalla Regione per contribuire a risolvere temi ambientali

Un tecnico al lavoro

Un tecnico al lavoro

Firenze, 31 dicembre 2020 - Sei milioni di euro in tre anni per aiutare cittadini e Comuni a rinnovare le caldaie e installare impianti di riscaldamento meno inquinanti. Le misure sono state presentate ieri dall’assessore regionale all’ambiente e all’economia circolare Monia Monni e si rifanno al pacchetto di interventi per il rinnovo degli impianti termici contenuto nel «collegato» alla Finanziaria.

Per il 2021 sono in arrivo i primi due milioni, divisi in due fondi che andranno a sostenere le politiche sulla qualità dell’aria che la Regione Toscana sta portando avanti sul territorio. Un primo fondo, da un milione di euro, è destinato a contributi a favore dei cittadini meno abbienti ed è finalizzato all’eliminazione delle vecchie caldaie e alla loro sostituzione con impianti moderni e più efficienti.

La misura ha sia una valenza ambientale che sociale: da un lato permette di avere caldaie più rispettose dell’ambiente, considerando che proprio il riscaldamento è responsabile di circa il 50% dell’inquinamento delle grandi città; dall’altro va incontro a una fascia di popolazione con basso reddito, esclusa da altre forme di incentivo. Lo stesso articolo della Finanziaria prevede anche un sostegno, sempre di 1 milione di euro all’anno, a favore dei Comuni che si trovano ad affrontare particolare criticità per la qualità dell’aria, con particolare attenzione alle zone che sono state oggetto di infrazione comunitaria.

«Queste misure – dice l’assessore Monni - rientrano nel percorso già avviato dalla Regione da anni per intervenire sulla qualità dell’aria che respiriamo. È una tematica di estrema attualità, che adesso stiamo affrontando con forza grazie anche al prezioso contributo di Arrr (Agenzia regionale recupero risorse). Le azioni che mettiamo in campo oggi permetteranno di intervenire sulle riduzioni delle polveri sottili, il cosiddetto Pm10, che deriva dal sistema di riscaldamento domestico e non solo». Complessivamente, nel triennio, 3 milioni di euro serviranno a finanziare bandi che potranno aiutare le famiglie a cambiare le caldaie. Il secondo fondo, sempre di 3 milioni in tre anni, finanzierà la sostituzione di impianti a biomasse in 23 comuni nelle aree di Prato, Pistoia e Lucca dove i superamenti da Pm10 sono ancora importanti.

«Un intervento strategico - nota Monni – anche perché è ormai chiaro quanto importante sia la correlazione fra la qualità dell’aria e patologie respiratorie di vario tipo». In arrivo novità sui controlli. In considerazione della pandemia, è stata spostata dal 31 dicembre 2020 al 31 marzo 2021 la scadenza per la manutenzione delle caldaie e prova dei fumi. Chi non avesse ancora provveduto ha quindi ancora tempo anche per pagare il «bollino». Ulteriori proroghe se l’emergenza sanitaria continuerà.