L'aiuto del Patronato Acli Firenze: "Da noi richieste per il bonus 200 euro per domestici"

Il direttore provinciale Elisabetta Di Lorenzo ha specificato che si tratta di “un servizio gratuito”

Nella provincia di Firenze ci sono oltre 25mila collaboratori domestici

Nella provincia di Firenze ci sono oltre 25mila collaboratori domestici

Firenze, 2 giugno 2022 - "Il bonus da 200 euro contenuto nel Decreto Aiuti spetta anche a collaboratori domestici, colf, badanti e baby sitter e abbiamo già iniziato a prendere in carico tutte le richieste per non lasciare fuori nessuno. È nostro dovere mettere a conoscenza e far avere questo contributo a chiunque ne abbia diritto, anche a quei lavoratori che non lo ricevono direttamente in busta paga o non hanno un ente competente che li segue”. È quanto ha dichiarato Elisabetta Di Lorenzo, direttore provinciale Patronato Acli Firenze che ha ricordato come si tratta di un “servizio gratuito, il contributo non fa reddito e l'unico requisito è quello di essere assicurati con un contratto di lavoro domestico al 18 maggio 2022 e non superare per il 2021 35.000 euro da rapporto di lavoro domestico".

Nella provincia di Firenze, secondo gli ultimi dati Inps disponibili, ci sono oltre 25 mila collaboratori domestici, di cui oltre la metà italiani (5.332) o provenienti dall’Europa dell’est (8.330). Oltre 4.000 i collaboratori domestici della provincia di Firenze che provengono dal Sud o Centro America, e circa 3.000 da Asia e Filippine.  L'indennità sarà una tantum e i lavoratori dovranno presentare una domanda telematica per ottenere il bonus che sarà pagato dall’Inps nel mese di luglio 2022. “È importante far arrivare a tutti il messaggio di questo sussidio, rivolto a lavoratori o pensionati sotto un certo importo di reddito – ha aggiunto Di Lorenzo -. Per molti viene erogato automaticamente dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico, nel caso dei collaboratori domestici, colf, badanti e baby sitter, invece, è previsto un pagamento diretto da parte dell’Inps, solo per chi inoltra la domanda telematica. Ancora non è uscita, però le richieste iniziano ad essere numerose per cui invitiamo tutti ad agire per tempo così da non lasciare fuori nessuno”.

Niccolò Gramigni