Bimba dimessa dall'ospedale si aggrava: muore a 2 anni

Era stata visitata al pronto soccorso della Spezia e dimessa. Poi ricoverata d’urgenza a Genova

Una sala operatoria di un ospedale (foto d’archivio)

Una sala operatoria di un ospedale (foto d’archivio)

La Spezia, 27 agosto 2021 - Domenica sera l’accesso al Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Sant’Andrea della Spezia per un vomito insistente, che non le dava pace. Sembrava tutto risolto dopo un’iniezione. Ad essa era seguita la dimissione. Ma il malessere di una bimba dominicana di 2 anni e 8 mesi si è drammaticamente riaffacciato nella mattinata. E ieri alle 11, ad 84 ore dopo la prima visita medica è morta. Ha chiuso gli occhi all’ospedale Gaslini di Genova, dove era stata ricoverata d’urgenza alle 23,30 di martedì 24 agosto, trasferita dal nosocomio spezzino nel quale era rimasta ricoverata per poco più di 24 ore.

La tragedia si abbatte su una coppia di giovani dominicani di 22 e 20 anni, dipendente di un cantiere navale lui, casalinga lei. Sono alle prese con un dolore infinito, con interrogativi martellanti e con una profonda rabbia. La bimba poteva essere salvata se fosse stata trattenuta subito in ospedale alla Spezia per più approfonditi accertamenti? Loro credono di sì. In ospedale alla Spezia si rileva che, al momento dei primi controlli al Pronto soccorso pediatrico, nulla aveva fatto emergere la gravità del quadro clinico, poi montata nelle ore successive.

«Misto al vomito c’era sangue, nostra figlia doveva essere trattenuta in ospedale, altro che dimessa" dice il papà. "Il sangue si è palesato successivamente" dicono qualificate fonti dell’Asl che riconducono a un "evento raro ma possibile" la tragedia, da mettere in connessione con un’infezione intestinale che, andata crescendo nel corso delle ore, ha compromesso, sopratutto, le funzioni renali.

All’ospedale Gaslini la piccola è stata sottoposta alla dialisi. Ma il trattamento non è bastato a far piazza pulita del ’veleno’ circolante nel suo corpicino. Ieri alle 11 l’ultimo respiro, il tam tam della notizia che ha seminato tristezza nel quartiere Umbertino, quello dove la comunità dominicana è maggiormente radicata. Un anno fa, proprio in questo periodo, lì si era generato un focolaio di contagi-Covid; la responsabilità aveva prevalso sull’indole festaiola, è l’emergenza era rientrata, favorendo il processo di integrazione, che è fatto di tappe. E anche di dolore. Come quello vissuto dai genitori della piccola, attorno ai quali si stringe la comunità ’mista’ dell’Umbertino.  

Sulla morte della piccola indaga la Procura della Repubblica di Genova. L’ha attivata direttamente la direzione sanitaria del Gaslini. Scontata l’autopsia. I genitori, già presi a verbale dei carabinieri, si sono intanto rivolti ad un legale, l’avvocato Alessandro Mammana, riferimento della comunità dominicana, che apprezza molto non solo la sua professionalità ma gli slanci di solidarietà.  

Corrado Ricci