Dal furgoncino la benedizione delle case. Quando il sacerdote aguzza l’ingegno divino

Da Prato a Livorno le varie iniziative dei parroci per ovviare alla zona rossa e ai limiti imposti dall’emergenza sanitaria

Don Giovanni Chiti con il kit per la benedizione fai-da-te (foto Gianni Attalmi)

Don Giovanni Chiti con il kit per la benedizione fai-da-te (foto Gianni Attalmi)

Prato, 21 marzo 2021 - L’esempio lo dette la Domenica delle Palme 2020 il parroco del popoloso quartiere pratese di San Paolo. Non senza sorpresa, don Jean-Jacques Ilunga benedisse i fedeli per strada a bordo di un’Ape Piaggio guidata da un collaboratore. Un modo originale ma efficace di rispettare la tradizione ai tempi della pandemia. A un anno di distanza, il parroco di origini africane non farà il bis: "Stavolta passeremo dalle case fermandoci sul pianerottolo, almeno per avere un minimo di contatto con la gente". Come, sempre nel pratese, farà don Rosati a Galciana. Ma altri preti della zona e non solo hanno adottato metodi alternativi. Ad esempio il kit fai-da-te. Annuncia don Malinconi di San Pietro a Mezzana: "L’ultima domenica di Quaresima e la Domenica delle Palme distribuiremo in chiesa una boccettina di acqua santa e una preghiera da recitare a casa". Analoga decisione è stata presa da don Andrea Marianelli, parroco a Firenze della Sacra Famiglia di via Gioberti. Si legge sui cartelli color pesca affissi negli androni dei palazzi del quartiere di Campo di Marte: "Poiché non possiamo fare la tradizionale benedizione delle case e delle famiglie, vi invitiamo a venire a prendere in parrocchia la bottiglietta di acqua santa e la preghiera per benedire voi stessi e la vostra famiglia".

Tornando a Prato, don Natali della parrocchia di San Bartolomeo consegnerà una busta con ramoscello d’olivo benedetto e una preghiera. Anche a Empoli il proposto don Guido Engels, ammalato di Covid eppoi guarito, ha pensato su indicazione della diocesi all’acqua santa in un kit per l’autobenedizione delle case. Nella provincia di Grosseto, gli ampi spazi a disposizione hanno consigliato a molte parrocchie di radunare le persone in giardini o parcheggi condominiali per ricevere la benedizione a ragionevole distanza. I Carmelitani Scalzi di Marina di Grosseto hanno chiesto ai fedeli di ritrovarsi in alcuni tratti della pineta del litorale portando con sé un bicchiere con l’acqua, che verrà benedetta per poter essere quindi distribuita dal singolo parrocchiano in ogni stanza dell’abitazione.

In provincia di Livorno se non mancano i preti che adotteranno la modalità Apecar-megafono per benedire in strade e piazze, il benedettino padre Tomasz ha stampato un volantino dove invita ogni giorno le famiglie di una via diversa del quartiere a recarsi in chiesa alle 18 per un momento di preghiera con spazi adeguati a rispettare il distanziamento. "Al termine della celebrazione – informa il religioso dalla chiesa di piazza XX Settembre – sarà consegnata ai presenti una preghiera da portare a casa per condividere la benedizione del Signore con i familiari che per motivi di salute o l’età avanzata non hanno partecipato alla messa".

Don Edoardo Medori, parroco a Livorno della chiesa di Sant’Andrea, preferisce invece il ticket boccetta-preghiera prestampata. Spiega il religioso: "Invito i fedeli a portare a messa una bottiglietta da riempire d’acqua benedetta al termine della celebrazione, quando potranno inoltre ritirare un cartoncino con scritta la preghiera per la benedizione da recitare a casa con tutta la famiglia". Ma c’è di più: Domenica delle Palme, il 28, nel corso della messa verrà impartita la benedizione per le famiglie presenti come se fossero a casa loro, oltre all’acqua benedetta i fedeli riceveranno un ramoscello d’ulivo benedetto per replicare il rito nelle loro abitazioni per quei parenti che non si sono potuti recare alla messa.

Simone Boldi