Livorno, 2 settembre 2023 – Avrebbe detto all’avvocato di non ricordare le ore cruciali, quelle in cui il piccolo sarebbe rimasto ferito. Traumi gravissimi, che purtroppo non hanno lasciato scampo a Marcus, due anni e mezzo. Il figlio di Kindelan Ballester Damaris, 38 anni, adesso nel carcere Don Bosco di Pisa. Arrestata a Torino dalla polizia dopo due settimane di indagini dalla morte del figlioletto. “Omicidio premeditato”: secondo le accuse sarebbe stata lei la responsabile della morte del bambino. Caduto da una grande altezza, secondo i risultati dell’autopsia. Traumi gravissimi che non hanno lasciato scampo a una creatura innocente. E che hanno portato alla custodia cautelare per la donna. Si attende adesso l’interrogatorio di garanzia, che dovrebbe svolgersi nel giro di pochi giorni.
L’autopsia: “Non è caduto dallo scivolo”
"Aiuto, il mio bambino non respira”: la notte della tragedia
La versione della madre
In questa storia emergono le due versioni. Quella della madre, che nella notte tra il 16 e il 17 agosto scende in strada in pieno centro a Livorno chiedendo aiuto. Il piccolo sta male, i segni di qualcosa di grave sono inequivocabili. Viene chiamata un’ambulanza. Il personale medico capisce subito che il piccolo è in gravi condizioni. Ogni tentativo di rianimazione è vano. La donna, sentita dalla polizia in una storia che mostra punti oscuri, afferma che il piccolo è caduto da uno scivolo il giorno prima durante una gita sul litorale pisano, distante pochi chilometri, a Tirrenia. La donna però ha dei vuoti di memoria. Ci sono dei “non ricordo” su quanto accaduto nel pomeriggio-sera del 16 agosto.
Tra Livorno e Torino
La donna, originaria di Cuba ma da tempo in Italia, dove il piccolo Marcus era nato, è in vacanza a Livorno. Il padre del piccolo è un manager italiano di Torino, 48 anni. Ha in affidamento esclusivo il piccolo. La madre può trascorrere con lui dei giorni di vacanza, come appunto aveva deciso di fare viaggiando verso la costa tirrenica nei giorni a cavallo del Ferragosto.
La versione della polizia
Le indagini, dopo la morte di Marcus, partono subito. Tre gli elementi degli investigatori che poi porteranno all’arresto della trentottenne. L’autopsia, che mostra traumi molto gravi, incompatibili con la presunta caduta dallo scivolo di cui parla la madre. Le immagini di telecamere di sicurezza, che mostrano la donna con in braccio il piccolo uscire a sera. Secondo la procura in quei video il bambino è morto. E poi le tracce biologiche nel palazzo dove il bambino sarebbe caduto, appunto da una grande altezza.