Toscana, pochi avvocati e più poveri rispetto al passato. La maggioranza è donna

Questo il quadro che emerge dai dati diffusi dall'Associazione italiana avvocati d'impresa. Il reddito medio diminuisce di quasi il 7%

Antonello Martinez, presidente dell’Associazione italiana avvocati d’impresa

Antonello Martinez, presidente dell’Associazione italiana avvocati d’impresa

Firenze, 10 settembre 2022 – Non sono molti gli avvocati in Toscana in confronto alle altre regioni italiane. Secondo i dati diffusi dall'Associazione italiana avvocati d'impresa, la regione si piazza infatti all'undicesimo posto nella classifica del numero di avvocati ogni mille abitanti. La media toscana è del 3,4, contro quella nazionale di 4,1. Al primo posto la Calabria che sfiora i 7 avvocati ogni mille abitanti.

Non va meglio sul fronte del reddito. Già nel 2020, prima dello scoppio della pandemia, il reddito medio degli avvocati risulta essere di 36.649 euro, circa 3mila euro al mese, in flessione di quasi il 7 per cento rispetto al 2019. Il reddito più elevato è quello del circondario di Firenze (42.496 euro, - 7% rispetto al 2019) mentre quello più basso è stato rilevato a Massa Carrara (26.469 euro, - 11,5%).

Nota positiva che la Toscana è 'rosa'. Nel distretto giudiziario di Firenze, le donne avvocato (dato 2021) sono ormai la maggioranza, cioè il 51,5 per cento del totale. Lo stesso accade a Pisa (56,7%), e via via scendendo troviamo Arezzo (55,5%), Grosseto (54,5%), Siena (54,3%), Pistoia (52,8%), Prato (52,1%) e Livorno (50,2%). A Lucca e Massa Carrara le donne avvocato non sono invece ancora in minoranza: rispettivamente 47,7 per cento e 46,8 per cento.

“Ad incidere la pandemia, che ha provocato una battuta d'arresto, come dimostrano i dati a livello nazionale: nel 2021 le donne avvocato sono 2.300 in meno. Nel settore – afferma Antonello Martinez, presidente dell’Associazione italiana avvocati d’impresa - sono state le professioniste ad essere le più colpite dall’impatto dell’emergenza Covid-19, specie nella gestione dei figli o di altri familiari fragili”.

“I dati della Cassa Forense – aggiunge Martinez - evidenziano in tutte le regioni un divario di genere anche in termini di retribuzione, abbastanza netto fra uomini e donne: il reddito di queste ultime, infatti, è generalmente inferiore di oltre la metà rispetto a quello dei loro colleghi”. In genere gli avvocati cominciano a guadagnare di più dai 45 anni in su e raggiungono l’apice nella fascia tra 65 e 70 anni.