È nato il primo avatar che comprende la lingua italiana dei segni. Siena protagonista

Dietro la sua realizzazione c'è la tecnologia di 'QuestIT', company toscana nata come spin-off dell'università di Siena

L'avatar che parla in Lis

L'avatar che parla in Lis

Siena, 18 gennaio 2023 – Un nuovo passo in avanti nel segno dell’inclusione e dell’accessibilità digitale. È quello che ha portato alla nascita di un avatarempatico e avveniristico", in grado di comunicare nella lingua dei segni, utile a promuovere un'accessibilità per tutti i cittadini. Dietro la realizzazione di questo avatar in grado di superare le barriere c'è la tecnologia di 'QuestIT', company toscana nata come spin-off dell'Università di Siena e specializzata nella realizzazione di tecnologie proprietarie d'intelligenza artificiale, che per l'occasione ha stretto una partnership strategica con il Santa Chiara Fab Lab proprio dell'ateneo senese, l'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche e il Gruppo per lo studio e l'informazione della Lingua dei segni italiana. Sullo schermo di un device digitale un uomo porta il pugno davanti alla bocca, poi incrocia le mani con due dita alzate: è il suo saluto, "Buongiorno". Risponde una donna, abito nero, orecchini, capelli raccolti in una coda: "Serve qualcosa?", dice con i gesti delle sue mani. La conversazione è tutta in Lis, la lingua italiana dei segni. E uno dei due protagonisti del dialogo silenzioso non è un umano in carne e ossa, ma un'umana virtuale, la prima 'made in Italy' - che ha debuttato a Milano - capace di produrre e di comprendere la lingua italiana dei segni, grazie all'intelligenza artificiale. Nel video si può vedere l'avatar-assistente - Algho è il suo nome - in azione 'sul campo': l'utente ha bisogno di sapere dove si trova l'anagrafe, l'assistente virtuale comprende la sua richiesta e risponde comunicandogli l'indirizzo in Lis. "La ricerca è la base dell'innovazione e l'intelligenza artificiale sarà la freccia più potente al nostro arco in vista dei prossimi anni", sottolinea Ernesto Di Iorio, Ceo di QuestIT. "Per innovare il presente - aggiunge - serve la tecnologia giusta. Per questo motivo abbiamo sfruttato le potenzialità dell'intelligenza artificiale per strutturare un assistente virtuale di ultima generazione che conosce alla perfezione la Lingua dei segni italiana. Potenziamo così la 'digital accessibility' e diamo l'opportunità ai cittadini sordi di accedere autonomamente a informazioni e servizi offerti da enti e realtà del territorio come la Pubblica amministrazione e le banche". "Ma i potenziali campi di applicazione sono innumerevoli - evidenzia Di Iorio - dall'organizzazione degli appuntamenti negli ospedali alla spiegazione di mostre o eventi culturali nei musei, fino al chiarimento di materie o singoli concetti nelle scuole o nelle aule universitarie". Attualmente, spiegano gli esperti, la tecnologia, in qualità di virtual assistant, può essere inserita all'interno di siti web, applicazioni, sistemi proprietari e persino totem interattivi. Una volta che la persona si presenta davanti allo schermo e inizia a interagire 'a suon' di segni, l'avatar analizza le espressioni facciali del singolo, oltre ai suoi movimenti, e risponde utilizzando la Lis. In questo modo è in grado di offrire consulenze mirate, a seconda del contesto di riferimento, ai clienti sordi. Il percorso di Algho non si ferma e, si legge in una nota, sono previste a stretto giro una serie di lavorazioni utili a perfezionare lo stesso umanoide.

"Stiamo già lavorando su quello che può essere l'evoluzione del prodotto - aggiunge Di Iorio - L'obiettivo è offrire una tecnologia capace di tradurre simultaneamente le parole in segni. Già oggi, dopo una prima fase di training, è in grado di gestire le richieste della clientela in totale autonomia ed offrire così l'assistenza di cui le persone necessitano". Una volta ultimate le presentazioni, QuestIT, in compagnia di IgoodI, avatar factory italiana, ha premiato anche il vincitore dell'Avacontest, Sarah Balestrieri. La giovane, insieme ad altri cittadini provenienti da tutta Italia, ha preso parte all'iniziativa che ha visto i singoli partecipanti tramutarsi in avatar e, oltre a vincere 2.500 euro, diventerà anche testimonial di imprese ed enti pubblici del territorio sotto forma di assistente virtuale. Maurizio Costanzo