Autobus ancora pieni: "Distanziamento non rispettato"

"Non è cambiato nulla e agli orari di punta i bus continuano a essere troppo pieni"

Biglietto dell'autobus (New Press Photo)

Biglietto dell'autobus (New Press Photo)

Firenze, 29 ottobre 2020 - La Toscana è stata una delle prime regioni ad attivarsi per ridurre la capienza a bordo degli autobus del 50%, con l’ausilio di Ncc e 200 bus privati. È quanto si legge in una nota diffusa qualche giorno fa dalla giunta regionale. In  piazza San Marco e alla stazione, due fermate dove di solito si accalcano più persone per il numero di autobus che per qui passano, le persone in attesa non sono poche. «Lo prendo quasi tutti i giorni - spiega una ragazza – e a dir la verità continuo a non sentirmi sicura. Certo, qualcosa potrebbe cambiare con l’aumento degli autobus e io me lo auguro, perché per ora i mezzi sono ancora affollati soprattutto negli orari di punta».

Saliamo su uno degli autobus che passa per San Marco. A bordo il numero delle persone non sembra essere diminuito ed è l’una e mezza, un orario in cui di solito si è a pranzo. Negli orari di punta, a sentire alcune testimonianze, è anche peggio. «Io lo prendo quasi sempre la mattina presto e il tardo pomeriggio e la situazione non sembra essere cambiata poi tanto» - racconta una signora -, sono pieni ed è impossibile mantenersi distanziati. Inoltre non tutti indossano sempre la mascherina. È una regola che spesso continua a essere infranta».

Ci va giù più duramente un altro signore a una fermata più avanti rispetto alla piazza: «Non è cambiato proprio nulla, glielo posso assicurare, sono tutte chiacchiere». C’è chi invece l’autobus non lo prende ai soliti orari di punta, o prende linee che sono meno utilizzate e che quindi non ha notato cambiamenti particolari. Anzi, come affermano due studentesse universitarie: «Forse l’unico cambiamento è che adesso non c’è più l’obbligo di sedersi alternati, però in compenso c’è sempre il dispenser con il disinfettante. Sicuramente posso dire che rispetto ad altri posti e nonostante ci siano poche persone a bordo è uno dei posti in cui ci sentiamo meno sicure».