AstraZeneca in Toscana: "Al momento serve solo per i richiami"

A febbraio il vaccino venne usato anche per i giovani; a maggio per gli over 40 in alcuni open day

Una fiala di AstraZeneca

Una fiala di AstraZeneca

Firenze, 11 giugno 2021 - C’è preoccupazione, anche in Toscana, dopo la ragazza di 18 anni vaccinata con AstraZeneca e morta a Sestri Levante a seguito di trombosi. «Ci sono troppe indicazioni contraddittorie che non fanno che creare disorientamento nella popolazione – ha detto Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze -. La questione è delicata e auspichiamo che siano le autorità competenti, il Comitato Tecnico Scientifico in primis, a pronunciarsi in via definitiva, con una comunicazione univoca. Tutti i vaccini approvati dall’Ema e dall’Aifa sono sicuri ed efficaci. Tuttavia i pur rarissimi casi di gravi reazioni avverse soprattutto nelle giovani donne consigliano la somministrazione di AstraZeneca agli over 60 e quindi ci vuole una presa di posizione netta ed inequivocabile». 

In Toscana però le dosi AstraZeneca non sono state recentemente somministrate ai giovani. Nella fase iniziale della vaccinazione (ma si parla dello scorso febbraio) furono utilizzate per le forze ordine, il personale scolastico e (in questo caso non senza polemica) per gli avvocati. Al tempo, le indicazioni nazionali riservavano questo vaccino agli under 55: in Toscana furono quindi ammessi tutti i lavoratori fra i 18 e i 55 anni. In quel caso dunque vennero vaccinati anche alcuni giovani.

Successivamente cambiarono le indicazioni: a livello nazionale si cominciò cioè a consigliare AstraZeneca solo per gli over 60. Da allora la Regione si è attenuta alle indicazioni, anche quando a livello nazionale si è cominciato ad essere meno rigidi. L’unica eccezione è stata una finestra di due settimane, fra il 24 maggio e il 6 giugno per la somministrazione di vaccini Astrazeneca negli hub toscani senza prenotazione. A disposizione sono state messe in quell’occasione 19mila dosi, ma il successo degli open day è stato scarso, vista le generale tendenza a preferire le altre tipologie di vaccino.

E oggi? Di fatto, al momento, Astrazeneca è riservato ai richiami, principalmente degli over 60, più chi ha aderito agli open day. «Ci vengono consegnate poche dosi – spiega Andrea Balardinelli, responsabile sanità digitale e innovazione della Regione Toscana – e devono quindi essere interamente riservate alle seconde somministrazioni. Abbiamo avuto un picco di vaccini con AstraZeneca il 6 e il 30 aprile e visto che il richiamo avviene dopo 84 giorni teniamo in frigo le dosi per i relativi richiami».