La sentenza: assolto dopo la frase di odio su Facebook contro i ciclisti

Sentenza al Tribunale di Pistoia. Molte le reazioni. Divampa la polemica

Pistoia,14 dicembre 2022 - Sorpresa e sconcerto ha suscitato negli ambienti del ciclismo e non solo la notizia che oggi mercoledì 14 dicembre il Tribunale di Pistoia, ha assolto l’automobilista pistoiese che riferito ai ciclisti scrisse su Facebook “Investirne uno per educarne cento”.

La frase dopo l’incidente nella zona di Quarrata il 27 marzo 2018, quando finirono a terra due professionisti in allenamento, Daniel Felipe Martinez e Kristian Yustre, urtati con lo specchietto dall’automobilista. La frase scritta costò all’automobilista la denuncia per istigazione a delinquere da parte di Marco Cavorso che da 12 anni, quando nell’agosto 2010 perse il figlio Tommaso investito da un furgone mentre era in allenamento sulle strade della Valdisieve in provincia di Firenze, si batte per la sicurezza di coloro che vanno in bici.

Le motivazioni dell’assoluzione dell’automobilista saranno depositate entro 90 giorni. Su questa vicenda e sentenza, Marco Cavorso ha scritto sulla proprio profilo Facebook.

“Visto che farlo, riferendosi all'investimento vero di un ciclista, per la giustizia italiana con la sentenza di oggi, non costituisce reato lo faccio anch'io. E lo pubblico come aveva fatto il signore nel 2018 che poi avevo denunciato per istigazione a delinquere. Lo faccio io, che l'ho denunciato, io, padre di Tommy investito e ucciso a 13 anni mentre pedalava sulla sua bici. Non é un assurdo questa foto, l'assurdo é la sentenza. E non trovo nulla di scherzoso in questa foto, come ho sentito ripetere oggi in un tribunale italiano. Semplicemente io non mi sento sconfitto dalla sentenza di oggi, oggi sono ancora più forte e determinato di ieri. L'unica sconfitta vera della mia vita é la perdita di un figlio, Tommaso, il resto é niente”.

E tante anche le reazioni dal mondo del ciclismo e non solo con la sentenza che viene definita sconcertante e incredibile. Quelle del ct della Nazionale Azzurra di ciclismo Daniele Bennati, degli ex campioni del mondo Maurizio Fondriest e Alessandro Ballan, di Giovanni Visconti, ed ancora di Cristian Salvato, presidente dell’Associazione corridori ciclisti professionisti italiani, del campione olimpico e mondiale dello sci di fondo Cristian Zorzi, dell’on. Mauro Berruto, di Stefano Guarnieri, che dopo la morte del figlio Lorenzo ha creato un’Associazione Onlus.

Antonio Mannori