Cento anni fa nasceva Artemio Franchi. Il figlio: "Babbo, è nato un mondo nel tuo ricordo"

Il ricordo del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli: “Con le sue geniali innovazioni ha regalato al calcio italiano una dimensione mondiale”

Artemio Franchi

Artemio Franchi

«Caro babbo, oggi è il giorno del tuo centesimo compleanno. Ci hai lasciato troppo presto, sono 39 anni che ci manchi… voglio raccontarti quello che è successo da quando te ne sei andato». Comincia così la lettera di Francesco Franchi in ricordo del padre Artemio nel giorno del centenario della nascita del dirigente sportivo italiano che ha diretto ai massimi livelli il calcio nazionale e internazionale.

«A due anni dalla tua scomparsa - scrive il figlio Francesco, consigliere della Fondazione del Museo del Calcio e della Figc in quota Lega Dilettanti - è nata la Fondazione Artemio Franchi, oggi Onlus, fortemente voluta dal Lyons Club Firenze, da Ugo Cestani, allora Presidente della tua Lega Calcio Serie C oggi Lega Pro, e dalla tua famiglia. A tuo nome sono state realizzati davvero tanti progetti. Il più importante è il Premio di Laurea a te intitolato, giunto alla tredicesima edizione. Con l'indispensabile supporto della Lega Pro, in questi anni hanno partecipato centinaia di tesi di laurea su argomenti legati al mondo del calcio e dello sport. Molte iniziative sono state rivolte dalla Fondazione all'etica sportiva ai giovani atleti, ai loro istruttori e alle loro famiglie. Sono convinto che tutto questo ti avrebbe reso orgoglioso».

«Negli anni Novanta - ricorda Francesco Franchi - nasce su iniziativa del tuo amico Fino Fino, che da poco più di un anno ti ha raggiunto, il bellissimo Museo del Calcio, una perla di raro fascino e bellezza, situato nell'area del Centro Tecnico Federale di Coverciano, da te amato e valorizzato a livello internazionale. Il Museo raccoglie cimeli storici e importantissimi della nostra Nazionale, dagli anni '30 ad oggi. C'è la maglia del tuo capitano Giacinto Facchetti ed anche la moneta da 5 franchi utilizzata per il sorteggio per definire la finalista dopo il doppio pareggio nei tempi regolamentari e poi supplementari quando i rigori non esistevano».

Maurizio Costanzo