Appalti pulizie scuola: 215 lavoratrici a rischio in Toscana

Sit-in davanti alla Regione

Un'aula

Un'aula

Firenze, 21 novembre 2019 - Continua l'agitazione delle addette alla pulizia e alla sorveglianza degli appalti nelle scuole. Il nodo riguarda il ritorno nel sistema pubblico, da interni, del personale fin qui legato al mondo degli appalti e che, nelle intenzioni del governo, dovrebbe avvenire per decreto dal primo gennaio.

"Un traguardo che arriva dopo anni di lotte, ma che a qualcuno sara' precluso: il bando statale prevede oltre 10 mila assunzioni, ma attualmente in Italia le lavoratrici di questo settore sono circa 16 mila". Ad oggi, "stando ai parametri inseriti nel bando, molte di loro", ovvero "4.725, non hanno i requisiti per partecipare", spiegano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTrasporti Toscana che a Firenze, davanti alla Regione, hanno tenuto un'assemblea pubblica per alzare l'attenzione sulla vertenza. In Toscana, infatti, "per 823 lavoratrici impiegate negli appalti, ci sono 608 posti disponibili".

Si parla di 215 lavoratrici in esubero, che "rischiano di "rimanere senza lavoro e questo e' inaccettabile". I confederali, quindi, sottolineano: "Sono mesi che chiediamo al governo un confronto che interessi tutti i ministeri interessati, Istruzione, Lavoro, Economia, perche' e' solo con un confronto articolato che si possono trovare le soluzioni ad una vertenza che si trascina da decenni", individuando "percorsi per salvaguardare anche chi ha storie lavorative diverse. Vanno trovate soluzioni che abbiano il segno della solidarieta' e dell'inclusione e che rappresentino una risposta complessiva al tema della precarieta', per non dividere e contrapporre i lavoratori".