Mansi: "Formazione, cultura e fare squadra"

Intervista alla presidente del Centro di Firenze per la Moda alla presentazione di Pitti Uomo

Antonella Mansi (Ansa)

Antonella Mansi (Ansa)

Milano, 13 novembre 2018 -  «Tre settimane fa ho avuto il battesimo di fuoco come presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana. Ero a Roma alla ripresa del Tavolo della Moda al Ministero dello Sviluppo Economico coi ministri Di Maio e Bonisoli. Spero proprio che ridiano al CFMI il coordinamento per la formazione», racconta Antonella Mansi ieri a Milano al debutto nella nuova e prestigiosa carica per la conferenza di presentazione di Pitti Uomo, numero 95, a Firenze dall’8 all’11 gennaio 2019. Un’occasione importante per approcciare il mondo nuovo che lei, imprenditrice del settore chimico e vicepresidente nazionale di Confindustria, ora vuol conoscere da vicino. Presidente Mansi come si sente in mezzo a tanti esponenti del mondo del Fashion? «Io vengo da Marte rispetto a questo contesto - scherza la presidente del Centro Moda - ma sono molto contenta di questo ruolo. Anche qui faccio l’imprenditrice, gestisco l’azienda e porto avanti la sua mission per le fiere di Pitti Immagine e il sistema moda. In questi primi mesi ho conosciuto molte persone e mi hanno portato in gita in varie manifestazioni». Lei oggi, portando il saluto alla conferenza di Pitti Uomo, ha parlato di voler avviare e potenziare le sinergie con le altre città della moda. Come? «Voglio lavorare con le amministrazioni locali, a Firenze e in Italia dove pulsa e si esprime la moda, in fondo siamo una grande famiglia per tutto il Paese. Naturalmente lavorerò per rafforzare i rapporti con Sistema Moda Italia e Confindustria Moda. Firenze è la culla della Moda Italiana, di queste radici e di questa identità non dobbiamo mai dimenticarci. Però devi ragionare largo, non stretto». Quali sono oggi le priorità per il Centro Moda? «Prima di tutto la Fortezza da Basso che va recuperata e restaurata. Questa è la chiave di tutto. Stiamo lavorando in una logica di sinergia e di scambio, anche progettuale, con Firenze Fiera e col presidente Leonardo Bassilichi. La macchina è avviata». Si è parlato spesso di una possibile unione tra Centro Moda e Firenze Fiera... «Valuteremo, vedremo...». Altri principali impegni del suo Centro Moda. «La formazione dei giovani e la collaborazione con le imprese. Il progetto del White Book di alcuni mesi è stato molto importante. Poi tengo molto al nuovo Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti che io chiamo Nazionale per ribadirne il primato e l’importanza. Continueremo a sostegnerlo al massimo. La cultura della moda è stata esaltata al massimo da Firenze in questi anni».