Anarchici in Toscana, il fuoco sotto la cenere. L'attenzione torna alta

C’erano una volta il circolo Silvestre e le Cellule di offensiva rivoluzionaria. Poi arresti e inchieste ne hanno fiaccato la spinta, ma lo spirito non è morto. ’Garage anarchico’ e ’Ponte di mezzo’: le nuove sigle finite sotto i riflettori

Firenze, 2 febbraio 2023 - Si chiamava "Silvestre" e oltre alle pubblicazioni, il circolo anarchico nel centro di Pisa cullò anche la parte insurrezionalista di quel movimento che in Toscana, non soltanto in epoca di proteste per Alfredo Cospito, ha sempre avuto una decisa fibrillazione. Dalle Cor - le cellule di offensiva rivoluzionaria - che sembravano voler camminare di pari passo con le nuove Brigate Rosse ("Solidarietà a Nadia, Roberto, Simone e a tutti i prigionieri rivoluzionari", scrissero, rivolti ai ’compagni’ finiti dentro per l’omicidio del sovrintendente Emanuele Petri), alla partecipazione agli attentati in Svizzera. Le inchieste giudiziarie, nel tempo, hanno fiaccato il nucleo originario e oggi, sulla costa toscana, si leggono volantini di un ’Garage Anarchico’, nato sulle ceneri del Silvestre.

Anarchici davanti a Palazzo Vecchio, Firenze (Foto Marco Mori / New Press Photo)
Anarchici davanti a Palazzo Vecchio, Firenze (Foto Marco Mori / New Press Photo)

Ma l’anarchia non è morta. Tutt’altro. E da Pisa a Firenze la strada è poca. Nel capoluogo toscano sono ufficialmente tramontate, a suon di ordinanze di custodia cautelare e di accuse di "270 bis" (l’associazione con finalità di terrorismo che non sempre ha retto in tribunale) le esperienze di ’Villa Panico’ e ’La Riottosa’, realtà all’interno delle quali, sempre secondo le inchieste della procura fiorentina, sarebbe stato pensato e messo in atto uno degli attentati più vili della storia recente: quello in cui l’artificiere di polizia Mario Vece, nell’ultima notte dell’anno 2016, perse una mano a causa dello scoppio di un ordigno rudimentale abbandonato davanti alla vetrata di una libreria della destra militante. Un episodio che portò al pugno duro in città e innescò la tolleranza zero verso alcune occupazioni storiche. Quella di viale Corsica - stessa strada dove oggi c’è una sede della Lega - è stata sgomberata nel 2022 dopo una resistenza sul tetto di oltre una settimana.

Già, il tetto: dopo attenti sopralluoghi e l’aiuto di una basista locale, di recente gli anarchici sono riusciti a farsi beffa dei sistemi di sicurezza di Palazzo Vecchio e sono riusciti a issarsi sulla sommità dell’edificio più rappresentativo del capoluogo toscano. Da lassù hanno srotolato uno striscione per Cospito.

Chi erano? Gli ex viale Corsica si sono trasferiti di qualche metro, e a pochissima distanza c’è ’PdM’, che sta per Ponte di Mezzo, la realtà frequentata, secondo la digos, dal 28enne originario di Prato finito in carcere per sei attacchi alla linea dell’Alta Velocità, lungo i binari del Mugello.

E’ il segno di una rinnovata mobilitazione, che una relazione parlamentare definisce di "doppio livello" perché "prevede un attivismo tanto di caratura ’movimentista’ inteso a infiltrare le manifestazioni per promuovere più veementi pratiche di protesta, quanto di più marcata valenza terroristica con il compimento della tipica ’azione diretta distruttiva’ contro diversi target, correlati ad altrettante varie campagne di lotta". Dopo un dormiveglia durante il lockdown, le ’azioni dirette’ sono ricominciate, verso forze di polizia, banche, catene commerciali, partiti. La regione più colpita è il Lazio. La Toscana è quinta, dopo Lombardia, Emilia Romagna e Liguria.