Almanacco del giorno: 6 novembre 1881, nasce l’Accademia Navale di Livorno

Dall’unione delle scuole navali di Genova e Napoli, si diede vita a Livorno a una delle esperienze formative più importanti della storia d’Italia

L’Accademia Navale di Livorno

L’Accademia Navale di Livorno

Firenze, 6 novembre 2021 - Era il 6 novembre 1881 quando, dall’unione delle scuole delle Marine pre-unitarie di Genova e di Napoli, per volontà dell’allora Ministro della Marina, Ammiraglio Benedetto Brin, si diede vita all’Accademia Navale di Livorno, una delle esperienze formative più importanti della storia d’Italia.

Venne ufficialmente inaugurata presso il lazzaretto di San Jacopo, struttura che fin dal XVII secolo era stata utilizzata per la quarantena delle merci e degli equipaggi provenienti da Oriente. Raccogliendo l’auspicio di Camillo Benso, conte di Cavour, l’Ammiraglio Brin mise in campo tutto l’impegno possibile per realizzare un'unica scuola in cui addestrare e formare i futuri ufficiali della Regia Marina. La città di Livorno fu scelta per la sua posizione geografica e la facilità d’accesso dal mare, per la qualità dei collegamenti stradali e ferroviari e per la vicinanza della prestigiosa università di Pisa. Il primo Comandante dell’Accademia Navale fu il C.V. Andrea Del Santo, che il 16 ottobre 1881 assunse l’incarico, dando un impulso determinante alla soluzione delle complesse problematiche iniziali. Nel 1906, il Re Vittorio Emanuele II consegnò nelle mani del Comandante, il Capitano di Vascello Thaon di Revel la bandiera dell’Istituto. Dal 1923 al 1926, l’Accademia Navale ospitò l’Accademia Aeronautica, in attesa dell’assegnazione della sede definitiva. Durante la seconda guerra mondiale, nel luglio del 1943, l’Accademia Navale fu costretta, a causa dei bombardamenti, ad abbandonare la sede di Livorno, decentrandosi a Venezia. Appena due mesi dopo, nei giorni immediatamente seguenti l’armistizio, si trasferì a Brindisi nella sede del Collegio Navale, dove rimase fino al 5 luglio del 1946, quando rientrò a Livorno.

I bombardamenti avevano però marcato con segni evidenti le strutture dell’Istituto. Si diede allora subito avvio all’opera di ricostruzione, che in pochi anni si concluderà. Sulle rovine sorsero nuovi edifici, le infrastrutture vennero potenziate e adeguate alle nuove esigenze, nel 1966 venne costruito il Palazzo Studi. Ora l’Accademia Navale si estende su una superficie di 215mila metri quadrati, con fronte a mare di circa due chilometri. Ospita annualmente circa 500 frequentatori tra Allievi Ufficiali e Ufficiali frequentatori dei corsi integrativi e professionali. Nel solco della tradizione, ma con un sempre rinnovato impulso all’innovazione, a bordo della nave-scuola della Marina più bella e amata al mondo, l’Amerigo Vespucci (varata il 22 febbraio 1931), la campagna d’istruzione rappresenta una pietra miliare della formazione degli Allievi Ufficiali. Su quella che è l’unità più anziana in servizio nella Marina Militare, ogni allievo riceve il cosiddetto “battesimo del mare”, attraverso un percorso formativo basato sul lavoro di squadra, che caratterizza ogni marinaio nell’assolvimento dei compiti della forza armata al servizio della collettività. L’Accademia Navale di Livorno in 140 anni di attività, ha formato decine di migliaia di Ufficiali educandoli, come si legge sul sito della Marina Militare: “A una vita di disciplina e di dedizione al dovere e al culto della Patria e dell’onore. Di quest’opera educativa sono testimoni i 1.400 Ufficiali caduti gloriosamente nell’adempimento del proprio dovere, che hanno consacrato, col sacrificio della vita, gli ideali a cui sono stati educati in Accademia Navale”.

 

Nasce oggi

Mango (Giuseppe Mango) nato il 6 novembre 1954 a Lagonegro (Potenza). Cantautore di successo internazionale, considerato una delle voci più originali del firmamento musicale, è stato autore di brani intramontabili come ‘Oro’, ‘Lei verrà’, ‘Bella d’estate’, ‘Come Monna Lisa’, ‘Mediterraneo’. Ha detto: “Io sono un credente a modo mio: non riesco a pensare che tutto nasce e finisce, altrimenti la vita non avrebbe ragion d’essere; non scomodo divinità, credo prima di tutto nell’uomo”.