L’Almanacco del giorno: 26 luglio 1945 Churchill salva il mondo ma perde le elezioni

Nell’apprendere il risultato, pronunciò una frase entrata nella storia: un tributo alla libertà e alla democrazia per cui spese la sua vita

Winston Churchill

Winston Churchill

Firenze, 26 luglio 2021 – All’alba di una nuova era, la mattina del 26 luglio del 1945, fu la moglie di Winston Churchill ad annunciare al grande statista inglese, che salvò l’Inghilterra, l’Europa e il mondo dal baratro e dalla dittatura nazista, il risultato delle elezioni, le prime dopo la Seconda Guerra Mondiale. Mentre suo marito si stava facendo la barba gli disse: “Abbiamo perso”. Ma la risposta di Churchill, entrata nella storia, è un tributo alla libertà e alla democrazia: “No – rispose a sua moglie - abbiamo vinto. Ci siamo battuti per questo: anche per perdere”. Se avesse vinto Hitler infatti, il mondo non avrebbe conosciuto libertà, non ci sarebbero state elezioni democratiche, vincitori né sconfitti. Dunque, anche perdere era la consacrazione della libertà riconquistata.

Dopo la conferenza di Yalta del 1945, Churchill era ammirato in tutto il mondo. Universalmente riconosciuto come uno degli eroi della Seconda Guerra Mondiale: grazie a lui infatti gli Alleati riusciranno a vincere la guerra, per merito dellla sua straordinaria capacità e tenacia di prendere in mano un Paese ferito, guidandolo coraggiosamente alla vittoria contro il dittatore Adolf Hitler. Tuttavia, il partito conservatore del primo ministro britannico Churchill non riuscì a trionfare alle elezioni del dopoguerra, sopraffatto dal 48% di voti riscosso dal Partito Laburista. Gli successe, come primo ministro, Richard Attlee, sostenitore del Welfare State: gli inglesi premiarono il suo programma che prevedeva l’adozione di riforme sociali e politiche assistenziali, capaci di avviare la ricostruzione e traghettare il Paese fuori dalla crisi postbellica.

In più di sessant’anni di attività politica, Winston Churchill ha contribuito in modo fondamentale al destino del mondo. Tante le curiosità che riguardano la sua vita. Grande oratore e uomo dalla personalità decisamente originale, è stato l’unico primo ministro a ricevere, nel 1953, il premio Nobel per la letteratura per la sua «padronanza della descrizione storica e biografica, nonché per la brillante oratoria in difesa dei valori umani». Amava i gatti e il suo Jock dal pelo rosso lo accompagnò fino alla sua morte, avvenuta nel 1965. Da allora, per sua espressa volontà, un gatto di nome Jock risiede sempre nella sua casa di Chartwell, dove vive la sua famiglia. Amava il suo gatto a tal punto che lasciava sempre una sedia vuota a tavola per lui, e spesso non iniziava a cenare se Jock non era presente. Winston Churchill era inoltre puntuale in maniera ossessiva, e oltre all’attività di scrittore - fu autore di oltre 20 libri di storia, biografie e anche di un romanzo - è stato anche giornalista corrispondente da diversi Paesi. E proprio mentre si trovava in Sud Africa, durante la guerra anglo-boera, venne fatto prigioniero: riuscì a fuggire e a nascondersi in una miniera prima di fare ritorno in Inghilterra. Il grande statista inglese nell’arco della sua vita avventurosa è scampato più volte alla morte: da adolescente aveva subìto una commozione cerebrale, si era danneggiato un rene, era quasi annegato in un lago, era caduto più volte da cavallo, si era schiantato mentre viaggiava in aereo ed era stato investito da un’auto. Ma la sua tempra è stata più forte di tutto: morì a 90 anni a causa di un ictus. Si spense la mattina del 24 gennaio 1965, esattamente dopo 70 anni dalla morte del padre. La cerimonia fu il più grande funerale di Stato nella storia mondiale mai tenutasi fino a quel momento, con rappresentanti giunti da 112 nazioni. La sua salma venne poi trasportata su un treno che gli fu intitolato. Lungo il percorso, migliaia di compatrioti si fermarono in silenzio per dare l’ultimo saluto a uno dei più grandi figli d’Inghilterra.

Nasce oggi

Mick Jagger, nato a Dartford, nel Regno Unito, il 26 luglio 1943. Leggenda rock mondiale, il suo sodalizio artistico con Keith Richards ha dato vita ai Rolling Stones, una delle rock band più famose della storia della musica.