Almanacco del giorno: 16 novembre 1945, nasce l’Unesco. Per il patrimonio dell’umanità

Dopo l’orrore e le devastazioni delle Guerre Mondiali, l’Onu diede vita a un organismo che incarnasse un nuovo spirito di solidarietà intellettuale e morale tra gli uomini, capace di esprimere una vera cultura di pace

Unesco

Unesco

Firenze, 16 novembre 2021 – “La bellezza salverà il mondo”, scrisse Dostoevskij. Ma prima di tutto deve essere salvata dal mondo stesso. Ecco perché, nell’immediato dopoguerra, in un mondo devastato dalle atrocità e dall’enorme perdita di vite umane causate dai conflitti mondiali, si pensò a un organismo che incarnasse un nuovo spirito di solidarietà intellettuale e morale tra gli uomini. Dalla consapevolezza che gli accordi politici ed economici non potevano essere sufficienti per costruire una pace duratura, nacque l’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Era il 16 novembre del 1945 quando venne firmata la Costituzione di questo organismo internazionale.

“I Governi degli Stati membri della presente Convenzione, in nome dei loro popoli, dichiarano: che, poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nello spirito degli uomini che devono essere poste le difese della pace” recita il preambolo dell’Atto Costitutivo. Pace che deve essere dunque fondata sull’educazione, la scienza, la cultura e la collaborazione fra nazioni, al fine di assicurare il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali che la Carta delle Nazioni Unite riconosce a tutti i popoli.  Fin dalla sua costituzione, l’Unesco si è dunque impegnato nel promuovere il dialogo interculturale, il rispetto dell’ambiente e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile: presupposti per garantire la pace internazionale e la prosperità dei popoli. Tra i suoi obiettivi c’è quello di promuovere l’educazione in modo che ogni bambina, bambino, ragazzo o ragazza, abbia accesso ad un’istruzione di qualità come diritto umano fondamentale. La protezione della libertà di espressione come condizione essenziale per garantire la democrazia, lo sviluppo e la tutela della dignità umana. Il perseguimento della cooperazione scientifica per rafforzare i legami tra le nazioni e le società, allo scopo di monitorare e prevenire le catastrofi ambientali, gestire le risorse idriche del pianeta e prevenire gli effetti negativi dei cambiamenti climatici. L’Unesco è inoltre impegnato nel costruire la comprensione interculturale anche attraverso la protezione e la salvaguardia dei siti di eccezionale valore e bellezza di ogni Stato, iscritti nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Tra i beni inclusi nell’elenco, l’Italia vanta moltissimi siti tra cui Venezia e la sua laguna, i centri storici di Firenze, Siena, Napoli e San Gimignano, i Sassi e il Parco delle chiese rupestri di Matera e le ville del Palladio in Veneto, Castel del Monte e i Trulli di Alberobello, l’area archeologica di Agrigento e la Basilica di San Francesco ad Assisi, la chiesa e il convento domenicano di Santa Maria delle Grazie e il ‘Cenacolo’ di Leonardo da Vinci, le Cinque Terre come le aree archeologiche di Pompei ed Ercolano. La loro tutela è essenziale come quella del patrimonio naturalistico, che pur essendo prezioso, è messo a dura prova anno dopo anno, soprattutto in estate, da un gran numero di incendi dolosi. A seguito dei quali una sterminata superficie di verde del nostro pianeta lascia il posto alla terra bruciata. Nei boschi e nelle foreste si conservano inalterati i cicli naturali della vita. Gli alberi, tra le altre cose, contribuiscono alla mitigazione del cambiamento climatico. E a dimostrazione della ricchezza e dell’unicità degli ecosistemi naturali del nostro Paese, anche migliaia di ettari di foreste italiane sono stati proclamati patrimonio mondiale dell’umanità.

Nasce oggi

José de Sousa Saramago nato il 16 novembre 1922 ad Azinhaga, Portogallo. È stato uno scrittore, giornalista, drammaturgo, poeta, critico letterario e traduttore portoghese, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1998. Ha detto: “Si dice che ogni persona è un’isola, e non è vero. Ogni persona è un silenzio, questo sì, un silenzio. Ciascuna con il proprio silenzio, ciascuna con il silenzio che è”.