Almanacco del giorno: 15 novembre 2017, all’asta l’opera misteriosa di Leonardo da Vinci

Scoperto per caso, diventa il quadro più costoso al mondo e poi sparisce. Ecco la storia della ‘tavola del mistero’ acquistata per soli mille dollari e aggiudicata, 12 anni dopo, per ben 450 milioni di dollari

Il Salvator Mundi

Il Salvator Mundi

Firenze, 15 novembre 2021 - Ben oltre le ‘Donne di Algeri’ di Picasso battute per 179,4 milioni nel 2015, e dei 300 milioni pagati per ‘Interchange’ di Willem De Kooning. Il 15 novembre 2017 a New York all’asta di Christie’s, la tavola del ‘Salvator Mundi’ attribuita al maestro Leonardo da Vinci è stato battuto per la cifra di 450,3 milioni di dollari, compresi i diritti d'asta. Segnando un record per qualsiasi opera d’arte.

Il Salvator Mundi non è solo il quadro più costoso del mondo, ma anche quello del mistero per eccellenza. La sua storia è un’appassionante spaccato di quel che gira intorno al mercato dell’arte. Tutto inizia nel 2005 ad opera di Alexander Parish, cacciatore di ‘sleeper’, cioè di opere classificate con errori di attribuzione. Insieme al collega Robert Simon acquisterà, per soli 1.175 dollari da una casa d’aste di New Orleans, una misteriosa versione, considerata una copia del Salvator Mundi attribuito a Leonardo da Vinci, che rappresenta un Cristo benedicente. Esattamente dodici anni più tardi, quello stesso quadro, dopo vari passaggi di mano, esami e polemiche feroci, venne acquistato a quella cifra record da un misterioso ‘Paperone’, indicato poi nel principe saudita Mohammed bin Salman.

Fare luce sull’autenticità del Cristo benedicente non è semplice, considerato il pessimo stato nel quale il quadro era stato ritrovato e l’estensione, giudicata da molti eccessiva, del lavoro di restauro e conservazione operato da una delle massime autorità del campo negli Usa, Dianne Dweyer Modestini, che secondo alcuni curatori di museo e critici si sarebbe spinta a ritoccare fino all’85% dell’opera. Modestini, convinta assertrice dell’autenticità dell’opera, creò addirittura un sito sul lavoro dedicato al quadro. Dopo averlo fatto esaminare da alcuni esperti, l’allora direttore della National Gallery di Londra decise di esporlo nel 2008, consegnandogli, di fatto, una patente prematura di autenticità, che ha dato il via a una corsa al rialzo per la vendita. Tra i tanti dubbi, una cosa è certa: il percorso avventuroso dell’opera non fu immune a restauri considerati spericolati, porti franchi e trattative con montagne di denaro.

L’opera è passata nel corso degli anni di mano in mano. Gli originari proprietari lo vendettero per 83 milioni di dollari allo svizzero Yves Bouvier, specializzato nella compravendita di opere d’arte. Da questi, attraverso contatti nebulosi a base di cifre gonfiate, la tavola del mistero è passata all’oligarca russo Dmitry Rybolovlev per oltre 127 milioni di dollari, fino all’approdo da Christie’s. Se fare luce sul dubbio dell’attribuzione al Genio di Vinci resta cosa ardua, ci ha pensato il suo ipotetico acquirente, il principe saudita, a infittirne il mistero. Il quadro risulta infatti ‘sparito’ da anni. Si vociferò che lo stesso principe Mohammed bin Salman potesse averlo dato in prestito a un altro principe, Mohammed Bin Zayed, o scambiato per un super yacht dello sceicco. Il dipinto era atteso per essere esposto al Louvre di Abu Dhabi, ma la trattativa per il prestito all’ultimo momento sfumò. Quell’attesa non sono non venne confermata, ma anche condita da dichiarazioni intriganti, di chi anonimamente ammise di “non sapere dove il quadro si trovasse”.

Tra ipotesi e intrighi, compravendite e sparizioni, la storia del Salvator Mundi sembra perfetta per essere racconta in un film giallo. E difatti la sua ‘trama da thriller’ è stata riproposta nel documentario ‘The Lost Leonardo’ di Andreas Koefoed, che al momento del lancio spiegò: “Questa è una storia vera ma anche una favola come quelle di Andersen. Racconta di un quadro danneggiato, abbandonato per secoli, riscoperto per caso, e poco dopo lodato come un capolavoro a lungo perduto, di una bellezza divina. Nel momento di massimo picco sotto i riflettori viene denigrato come falso. Ma questa storia rivela soprattutto quanto sia falso il mondo che quel quadro ha attorno, guidato da poteri cinici e dal denaro”.

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Roberto Cavalli nato il 15 novembre 1940 a Firenze. Fondatore dell’omonima casa di moda, il  famoso stilista è un’icona della moda a livello mondiale