All'alba entra nell'abitazione della ex sfondando la porta e la massacra di botte

I carabineri, chiamati dalla donna, lo arrestano mentre lui si costituisce in questura un'ora dopo l'aggressione

Violenza sulle donne

Violenza sulle donne

Livorno 18 marzo 2018 - Un uomo di 43 anni, assolutamente insospettabile e senza precedenti penali, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri della stazione di Montenero, con l'accusa di avere compiuto atti persecutori e avere provocato lesioni personali alla ex fidanzata di 40 anni. L'uomo dovrà rispondere anche dei reati di violazione di domicilio e danneggiamento.

L'uomo ha messo in atto l'aggresssione in via di Montero, nell'abitazione della donna dove sono poi arrivati i carabinieri e l'ambulanza della Svs. Il personale sanitario ha provveduto ad assistere la donna e l'ha trasportata al pronto soccorso.

Tutto è successo alle 4.30 quando la donna, terrorizzata, ha chiamato il 112 per richiedere l’intervento di una pattuglia dei carabinieri, perché davanti la porta di casa, c'era l’ex fidanzato in stato psicologico molto alterato, che stava tentando di entrare nell’abitazione contro la sua volontà. Il quantenne non voleva accettare la fine della loro relazione.

Così la centrale operativa del Comando Provinciale ha immediatamente inviato sul posto tre pattuglie. Mentre i militari dell'Arma accorrevano, l'ex fidanzato ha sfondato la porta d'ingresso dell'abitazione, si è gettato addosso alla donna e l'ha percossa con inaudita violentenza, subito dopo è fuggito. Prima di allora la donna non aveva subito maltrattamenti. Né lei aveva segnalato alle forze dell'ordine comportamenti anomali dell'ex.

Il quarantenne ha provocato alla ex fidanzata ferite, contusioni e fratture. Una volta portata al pronto soccorso, dove è stato attivato il codice rosa per i casi di maltrattamento e violenze, i sanitari l'hanno assistita. La prognosi per lei supera i 20 giorni. Nel frattempo l'uomo, alle 5.45 si era recato alla questura: una volta compresa la gravità del suo gesto, ha deciso di costituirsi. E lì ad attenderlo c'erano i carabinieri che lo hanno preso in consegna. Dopo averlo averlo portato nella sede del Comando provinciale e dopo avere informato l'autorità giudiziaria, lo hanno arrestato e portato al carcere delle Sughere.