Autista aggredita: "Uno choc che sarà difficile superare"

Parla la donna minacciata mentre era in servizio sul 56, in piazza Puccini

Un autobus (foto di repertorio)

Un autobus (foto di repertorio)

Firenze, 21 novembre 2018 - “Non so proprio come riuscirò a tornare a guidare un autobus. Al momento, non riuscirei a salirci nemmeno come passeggera”. E’ sotto choc S. B., l’autista Ataf che ieri mattina è stata aggredita, insultata e minacciata da un passeggero. Tutto è successo in pochi minuti, in piazza Puccini.

“Ero sul 56 quando è salito un signore di mezza età, italiano - racconta la signora -. Mi ha chiesto un’informazione, ma teneva una radio col volume talmente elevato che gli ho chiesto, con delicatezza, di abbassarlo”. Apriti cielo. Il passeggero ha subito iniziato a dar di matto. Botte alla cabina di guida, offese personali, minacce.

“Sono rimasta ferma lì, perché vedendo la situazione ho evitato di mettermi in movimento”, racconta S., che è stata poi ricoverata fino a pomeriggio inoltrato all’ospedale. Ha subito uno choc fortissimo, che chissà quando riuscirà a superare. Probabilmente mai. “Lavoro sugli autobus da 17 anni, ma non mi era mai successo niente”, dice. Lo squilibrato ha fatto più volte avanti indietro sul bus. Batteva sul vetro, sputava, urlava frasi irripetibili alla povera autista. Meno male sono intervenuti i colleghi sui bus 30 e 35 che si trovavano dietro al 56. Immediatamente è arrivata la Polizia, che ha sentito le signore che erano in quel momento a bordo. “Io sporgerò denuncia quanto prima”, assicura l’autista. Per i sindacati, siamo ormai arrivati oltre ogni limite. “Così non si può più lavorare - le parole di Gian Piero Barcucci di Slm Fast Confsal -. Purtroppo, le aggressioni sono ormai all’ordine del giorno. Dispiace che il nostro appello di apertura di un tavolo sindacale sia caduto nel vuoto.

L’azienda aveva promesso l’installazione di telecamere a bordo, ma per ora le poche sistemate non funzionano”. Così, gli autisti rimangono da soli in balia di un’utenza sempre più pericolosa. E se di giorno capitano brutti episodi, la notte è un incubo che si ripete, tra balordi e ubriachi di ogni tipo. Per questo adesso i sindacati faranno una lettera al prefetto. “Siamo esasperati. Di questo passo qualcuno di noi rischierà di reagire in prima persona di fronte a certi comportamenti violenti. Evitiamo che questo accada. Investiamo sulla sicurezza prima che sia troppo tardi”, rimarca Barcucci. Sulla questione è intervenuta Arianna Xekalos, capogruppo del Movimento 5 Stelle: "A quante aggressioni dovremo ancora assistere prima che la politica intervenga mettendo la parola fine?”.