Caro affitti, a Firenze gli studenti fuori sede cercano stanze anche in provincia

Prezzi fino al 25% più convenienti rispetto al centro, il caro affitti porta i fuorisede a essere anche pendolari

Studentessa universitaria

Studentessa universitaria

Firenze, 21 settembre 2022 – È iniziato un nuovo anno accademico, ma per gli universitari la domanda è sempre la stessa: quanto mi costerà l’alloggio? Visto il caro stanze, in molti ultimamente hanno abbandonato l’idea del centro di Firenze, concentrando la propria ricerca nella provincia, a caccia di un’alternativa più vantaggiosa.L’indagine di Immobiliare.it parla chiaro: c’è stata crescita significativa nella domanda di singole ad agosto rispetto al mese precedente: +14% per quelle circostanti il capoluogo toscano. Inoltre, nella provincia di Firenze, rispetto al centro si spendono in media 100 euro in meno al mese per una stanza tutta per sé (351 euro rispetto a 451 euro). In accordo con questo dato l’offerta si è ridotta: lo stock di stanze è calato del 5%.La domanda quindi si sposta in provincia? La risposta non è univoca. Se a Milano e Firenze, in effetti, rispetto al mese precedente si evidenzia una crescita significativa nella domanda di singole fuori dal capoluogo, a Bologna e Padova non è così. Certo è che chi è alla ricerca di una stanza singola in una delle grandi città universitarie italiane, quest’anno dovrà faticare parecchio, e soprattutto allargare i cordoni della borsa. Infatti, com’è emerso dall’ultimo rapporto di Immobiliare.it Insights, business unit di Immobiliare.it specializzata in studi di mercato, la domanda è aumentata del 45% rispetto allo scorso anno e i prezzi si sono alzati di oltre il 10%. Immobiliare.it ha voluto indagare se, visti i rialzi, nell’ultimo mese studenti e genitori abbiano abbandonato l’idea della stanza in città per concentrare la loro ricerca nella provincia, a caccia di un’alternativa più vantaggiosa. Per farlo ha analizzato l’andamento della domanda di singole ad agosto 2022 rispetto al mese precedente nella provincia di quattro tra le più frequentate città universitarie del Paese: Milano, Padova, Bologna e Firenze.Nel dettaglio, la provincia di Milano ha evidenziato un +39% per le aree limitrofe al capoluogo meneghino. Anche qui i prezzi, come ci si può aspettare, sono molto più convenienti rispetto al centro città. Se a Milano per una singola il prezzo medio richiesto è di 620 euro al mese – ma si toccano punte di oltre 800 euro nel centro storico - nella provincia la richiesta si abbassa a 472 euro, quasi il 25% in meno. In accordo con questo dato l’offerta si è ridotta anche a Milano, dove lo stock di stanze è calato del 3%.In controtendenza sono invece le provincie di Bologna e Padova, che risultano invece poco attrattive: la domanda è in flessione del 39% e del 33% mese su mese. Per quanto riguarda Bologna, la bassa disponibilità di alloggi nei dintorni dell’università fa sì che, anche uscendo dalla città, il prezzo di una stanza non subisca grosse variazioni, rendendo di fatto poco conveniente scegliere di risiedere nella provincia. Qui infatti, per una singola, vengono richiesti di media 407 euro, con una differenza di soli 40 euro rispetto al capoluogo. A Padova invece la differenza di prezzo si avverte: fuori dal comune si spende il 25% in meno (341 euro), tuttavia, rispetto allo scorso anno, l’offerta di stanza in città è quasi raddoppiata, superando la domanda e rendendo di fatto abbastanza semplice per i fuorisede trovare una sistemazione vicina al polo universitario.“Grazie al nostro Osservatorio Stanze abbiamo già evidenziato come stia diventando sempre più oneroso per le famiglie italiane assicurare ai figli le migliori opportunità educative – commenta Carlo Giordano, board member di Immobiliare.it –. Con questa nuova analisi diamo evidenza di come i genitori siano comunque pronti a fare tutti i sacrifici necessari pur di consentire ai propri ragazzi di portare avanti il progetto di studi. E se il budget non dovesse essere sufficiente a garantire una sistemazione adeguata nelle immediate vicinanze del polo universitario prescelto, gli studenti si adatteranno a fare anche i pendolari”.Maurizio Costanzo