I 156 anni di Nuova Antologia, la rivista culturale più antica d'Italia: le firme storiche

Manzoni invocò il toscano come lingua italiana, De Amicis vi anticipò ‘Cuore’, vi scrissero Croce, Pirandello, Verga, Carducci, Montale, Luzi e Ciampi. Nasce nella Firenze Capitale ed è la più antica rivista culturale italiana

Giovanni Spadolini con la Nuova Antologia e Alessandro Manzoni

Giovanni Spadolini con la Nuova Antologia e Alessandro Manzoni

Firenze, 30 gennaio 2022 - Dalle pagine della Nuova Antologia Alessandro Manzoni lanciò l’appello per invocare il toscano come lingua italiana. Edmondo De Amicis vi anticipò alcuni capitoli di ‘Cuore’, Aldo Palazzeschi ‘Le sorelle Materassi’ e Riccardo Bacchelli ‘Il Mulino del Po’, per citare solo alcuni dei grandi collaboratori. Era il 30 gennaio 1866, negli anni di Firenze Capitale, quando nacque Nuova Antologia, espressione alta della cultura nazionale, riprendendo nella forma e nei contenuti l’antica “Antologia” di Gino Capponi e Gian Pietro Vieusseux (pubblicata dal 1821 al 1832).

È la più antica rivista culturale italiana, oltre ad essere la più longeva è anche tra le più prestigiose, che vanta 157 anni di pubblicazioni ininterrotte, 4 fascicoli l’anno per un totale di 1600 pagine. Nomi tra i più prestigiosi si sono succeduti in oltre un secolo e mezzo di storia, come autori di articoli, saggi, dibattiti capaci di affrontare tematiche di grande attualità nel campo delle lettere, delle scienze e delle arti: da Croce a Carducci, da Pascoli a Labriola, da Marconi a Fermi. La rivista ospitò in anteprima capolavori come ‘Il fu Mattia Pascal’ di Pirandello e il ‘Mastro don Gesualdo’ di Verga. Più vicini ai nostri giorni i contributi di Montale e Luzi, Bobbio, Valiani, Ciampi e Magris, che ne è tutt’ora garante.

Guidata per quarant’anni dallo storico direttore Giovanni Spadolini, che nel 1980 ha dato vita alla Fondazione a garanzia di indipendenza e libertà. Dal 1994 la rivista è diretta da Cosimo Ceccuti, che ha  realizzato il grande sogno spadoliniano di rendere disponibile gratuitamente agli studiosi il vasto patrimonio librario (con opere dal ‘700 ai giorni nostri, tra cui una rara edizione livornese datata 1770-1779 dell’ ‘Encyclopédie’ degli Illuministi) presso la sede stessa della Fondazione e nella Biblioteca Spadolini Nuova Antologia, sulle colline di Firenze, entrambe in via Pian dei Giullari.

A tutt’oggi Nuova Antologia è presente nelle maggiori biblioteche del mondo con la collezione completa dei suoi volumi, e in occasione dei 150 anni dall’unità d’Italia, la rivista ha ricevuto dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano una targa di riconoscimento per l’impegno costante nella crescita culturale, etica e civile del nostro Paese. Una storia antica che sta al passo con i tempi, attraverso la catalogazione dei volumi, la digitalizzazione dell'archivio e la modernizzazione dei canali di comunicazione, che consente la diffusione del suo straordinario patrimonio culturale rendendolo gratuitamente disponibile anche ai più giovani e da remoto. Non solo memoria storica ma anche attualità e innovazione, attraverso il costante impegno sul web, sui social network (pagina Facebook ‘Nuova Antologia’, Instragram e YouTube ‘Fondazione Spadolini’) dove vengono pubblicati contenuti inediti per coinvolgere e appassionare i follower di tutto il mondo. Proprio in questi giorni Nuova Antologia ha avviato la Campagna di rinnovo abbonamenti, di cui il noto scrittore Claudio Magris è testimonial.

“Tra le numerose visite a Giovanni Spadolini da parte di capi di stato, ministri, rappresentanti dei vari gradi delle istituzioni, ricordo quella del “figlio del cielo”, l’allora imperatore del Giappone Akihito, del 5 settembre 1993, in compagnia della moglie Michiko – spiega Cosimo Ceccuti -. Spadolini, allora Presidente del Senato, li accolse nella dimora di Pian dei Giullari, più volte ricordata come “casa dei libri”. Una visita privata, sollecitata dallo stesso Imperatore, con mesi di preparazione e di “istruzioni” sul comportamento. Fra le regole, quella di non toccare mai l’Imperatore, di non parlare per primi ma limitarsi a rispondere, di stare a debita distanza per non intralciare il libero muoversi all’interno della villa. Dopo tante dettagliate istruzioni, grande fu la nostra sorpresa davanti alla sua squisita affabilità: stringeva normalmente la mano a tutti, elargiva sorrisi, non nascondeva la sua gioia per essere stato ammesso a una autentica full-immersion nella cultura, nella storia, nella bellezza. Akihito, cui era stato offerto il the in giardino, non rispettò i tempi previsti dal cerimoniale: protrasse di oltre venti minuti la visita, il che metteva in grave imbarazzo i dignitari, come si capiva dai volti turbati. In Giappone come è noto la puntualità e rigorosa. Il conferimento della onorificenza ma soprattutto l’affettuoso abbraccio fra Akihito e Spadolini, dimostrò quanto la cultura, quella vera, riesca ad affratellare gli animi”.

Nasce oggi

Gene Hackman nato il 30 gennaio 1930 a San Bernardino, California. Attore e scrittore statunitense, tra i più noti e apprezzati, nella sua carriera è stato insignito di molti riconoscimenti tra cui due Premi Oscar.