Empoli, 8 febbraio 2014 - Empoli ‘Il territorio che veste’ . Che negli anni ’50 cuciva le cose più belle del Made in Italy. Le sarte col loro saper fare gettavano il seme della moda, che dava i suoi frutti nel mondo. Le confezioni erano il fiore all’occhiello della zona. E oggi? Non c’è crisi che tenga, il gusto italiano affascina ancora. I nostri artigiani cuciono, truccano, pettinano e conquistano le celebrities hollywoodiane, all’estero la nostra creatività piace. Eccome. Non a caso la popstar americana Beyoncé Knowles, tra tanti capi d’alta moda e griffati che poteva sfoggiare durante il Superbowl americano, ha scelto l’Amanda Parka della ditta empolese Project Foce Singleseason. Nessuna strategia di marketing, nessuna costosa operazione pubblicitaria. La moda empolese l’ha stregata al punto tale che lei stessa, sul suo sito ha pubblicato foto, prezzo e marchio dell’inseparabile giaccone verde oliva. Un «army jacket» rivisitato in chiave contemporanea, costo di circa 1400 euro che certo, i titolari dell’azienda non avrebbero mai pensato di veder indossato da una delle icone glamour per eccellenza.

Navigando sul web, con grande sorpresa, il team creativo della Foce ha scovato lei, l’artista più sexy (e pagata) del momento con addosso uno dei giacconi della loro collezione. E così, un giorno di lavoro qualsiasi si trasforma in un’incredibile occasione di visibilità, planetaria e inaspettata. La star dai 75milioni di dischi venduti ammicca alle tv americane, durante l’evento sportivo più seguito dell’anno, indossando un capo confezionato nella zona industriale del Terrafino. Da Empoli al resto del mondo, uno spot-sorpresa gratuito e clamoroso.

"Un capo deve essere indossato perché emoziona, non perchè ha un etichetta importante". Un’assoluta verità quella rivelata da Simona Mazzei, art director dell’azienda. "Foce - spiega insieme al titolare Roberto Cecchi - è un’azienda storica. Nata 50 anni fa a conduzione familiare, oggi ha un team composto da una decina di persone". Dall’impermeabile ai capi in pelle, l’esigenza di aprirsi nuove strade, due anni fa, dettata dai tempi che cambiano. "La crisi del mercato dei capispalla ci ha dato l’input per un’idea nuova. Abbiamo osato con una linea alternativa, un progetto giovane ma nel quale abbiamo creduto molto". In poco tempo la distribuzione in Corea, Russia, Usa: 10mila pezzi sfornati a stagione per una produzione tutta empolese.