Firenze, 1 dicembre 2013 - SCOOP, smentite, bugie, gioco delle parti. Ma alla fine all’avvocato Luca Maori tocca ammettere: {{WIKILINK}}Raffaele Sollecito{{/WIKILINK}} è tornato a Santo Domingo, come anticipato venerdì da La Nazione.

Si è imbarcato dall’aeroporto fiorentino di Peretola e ha fatto scalo a Parigi, da dove ha poi preso il volo per l’isola caraibica dove ha trascorso gli ultimi mesi che hanno preceduto l’avvio del nuovo processo d’appello. «Ma non c’è niente di strano — minimizza il legale — Raffaele è tornato a prendere delle cose rimaste là, tornerà fra una decina di giorni per l’ultimo esame e per attendere la sentenza. Con trepidazione, ma sicuro di sé».

Niente fuga, ma un normale viaggio «di lavoro». Lecito, visto che non c’è nessuna misura che impedisce all’imputato di lasciare l’Italia. Ma la partenza di Sollecito, accusato dell’omicidio di {{WIKILINK}}Meredith Kercher{{/WIKILINK}} assieme all’ex fidanzata {{WIKILINK}}Amanda Knox{{/WIKILINK}} (già riparata negli Stati Uniti), ha fatto storcere qualche bocca. E pure gli agenti della polizia di frontiera, quando se lo sono ritrovati davanti al gate, hanno speso i soldi di una telefonata in procura per essere certi che quel viaggio, nel bel mezzo del processo d’Appello, fosse davvero «normale».

E INFATTI il papà di Sollecito, in un comprensibile sforzo di difendere il figlio già troppo sovraesposto, è scivolato sulla cosiddetta buccia di banana, collocando il ragazzo in varie località nel giro di poche ore, ma mai nella reale destinazione oltreoceano: a Verona, per preparare l’ultimo esame di informatica in vista della tesi, oppure a Parigi, ma solo per un soggiorno-lampo da cui sarebbe rientrato già il giorno dopo. A Natale, è stato sempre il padre a dirlo, Raffaele tornerà all’estero. Forse per l’ultimo riposo prima del rush finale del processo bis, che, stando ai calcoli della corte d’assise d’Appello, potrebbe concludersi il 15 gennaio. Nel frattempo, udienza il 16 dicembre per le ultime parti civili, poi doppio appuntamento per le difese, (17 dicembre e 9 gennaio) e udienza dedicata alle repliche il 10. Con Sollecito in aula, assicurano gli avvocati.