Perugia, 26 giugno 2013 - Il sostituto procuratore generale di Perugia Giancarlo Costagliola ha commentato la sentenza della Cassazione che ha annullato l'assoluzione in appello per {{WIKILINK}}Amanda Knox e Raffaele Sollecito {{/WIKILINK}}dall'accusa di avere ucciso {{WIKILINK}}Meredith Kercher{{/WIKILINK}}, disponendo un nuovo processo a Firenze, affermando che riaccende ''le speranze dei genitori della studentessa inglese di sapere chi ha ucciso la loro figlia''. Costagliola ne ha parlato nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme al pg Giovanni Galati che ha parlato di una ''soap opera indegna'' intorno all'omicidio della studentessa inglese.

''Soltanto Rudy Guede (condannato con sentenza definitiva a 16 anni, ndr), Amanda e Raffaele - ha detto ancora Galati - possono dirci come è andata veramente la sera del primo novembre 2007 in via della Pergola. La Corte di Cassazione è stata attenta a non entrare nel merito valutando specifici elementi della sentenza''.

''Quella di secondo grado non sembra neppure una sentenza d'appello - ha sostenuto Costagliola, rappresentante della pubblica accusa nel processo d'appello - perché non tiene conto di quello che hanno scritto i giudici di primo grado che hanno condannato Amanda e Raffaele, a 26 e 25 anni di reclusione. In più risente di gravi errori di logica, si discosta dai fatti reali per creare una fantasia. I giudici sono partiti per la tangente, hanno perso la bussola nel voler affermare l'innocenza degli imputati. Inoltre le conclusioni dei periti sulle tracce biologiche sono state smentite dalla Suprema Corte secondo cui la contaminazione sul coltello e sul gancetto di reggiseno della vittima non c'è stata''.

Spetterà, a questo punto, alla Corte d'assise d'appello di Firenze studiare le carte del processo. ''La Corte fiorentina - ha aggiunto Costagliola - farà giustizia potendo, in caso di condanna, rivalutare anche la pena. Potrebbe addirittura essere riaperta l'istruttoria dibattimentale. E, chi lo sa, gli imputati potrebbero essere nuovamente assolti ma su fatti diversi''.