Grosseto, 18 aprile 2013 - Il gigante riuscirà a stare in piedi? La Costa Concordia lascerà in sicurezza l'isola? I tecnici sono convinti che tutto andrà bene mentre i gigliesi guardano preoccupati gli interventi. Proseguono i lavori nelle acque dell'Isola del Giglio per mettere in sicurezza la Costa Concordia, farla galleggiare, secondo il crono programma, entro settembre prossimo e trainarla verso il porto di destinazione finale. Ultimo in ordine di tempo il posizionamento del primo di trenta cassoni (sponson) effettuato sulla parte emersa della nave. Il cassone, peso 395 tonnellate, giunto ieri da Livorno, e' stato costruito nella sede di Ancona di Fincantieri da dove e' partito nei primi giorni di febbraio sulla grande chiatta Mak della Fagioli.

Dopo aver circumnavigato la penisola e fatto una sosta tecnica a Palermo, e' giunto a Livorno. E altri quattro sponson sono pronti sempre a Livorno: i tre piu' grandi pesano 500 tonnellate l'uno, sono lunghi
30 metri, alti 11 e profondi 11, il quarto ha dimensioni e caratteristiche simili a quello che e' stato montato oggi sulla parte poppiera della nave.

Secondo il progetto di rimozione, i cassoni, disposti 15 per ogni lato, verranno riempiti d'acqua per far ruotare lo scafo. Una volta in assetto, saranno tutti svuotati e riporteranno a galla la nave che potra' essere cosi' trainata nel suo porto di destinazione. Ad inizio aprile, invece, al Giglio era arrivata la piattaforma 1, il
basamento sottomarino piu' grande che insieme ad altre 5 piattaforme subacquee dovrebbe garantire l'appoggio in sicurezza del relitto dopo la fase di rotazione in assetto verticale.

Costruita nei cantieri Rosetti di Marina di Ravenna, la piattaforma 1 ha un peso di 1000 tonnellate, e' lunga 40 metri per un'altezza di 22 metri, sostenuta da 5 grossi pilastri di quasi 2 metri di diametro fissati sul
fondale granitico. Per posizionarla e' stata impiegata la nave Svenja con l'ausilio della chiatta Micourier con il rimorchiatore Bucaneer. Nelle settimane precedenti erano state invece fissate sul fondale altre 3 piattaforme di piccole dimensioni, in prossimita' della poppa della nave. Per le operazioni di rimozione della Concordia attualmente i tecnici al lavoro sono 438 di cui 307 a bordo di mezzi navali e 131 impegnati a terra.