Perugia, 27 marzo 2013 - L'assassino che entra in casa di notte, pistola in pugno e passamontagna. Poi li spari che uccidono un 24enne, Alessandro Polizzi, colpito al torace e alla testa. E' caccia all'uomo da parte delle forze dell'ordine per dare un volto a chi ha ucciso il ragazzo. Un giovane come tanti, che viveva in casa con la fidanzata, Julia Tosti, nell'abitazione dei genitori di lei e lavorava nell'azienda del padre alla periferia di Perugia. Perché questo omicidio che sconvolge Perugia, a pochi giorni dall'uccisione delle due impiegate della Regione da parte di un folle che si è suicidato? Perché un omicidio così efferato, di violenza disumana?

Se lo chiedono in molti in via Ricci, la via in cui la coppia abitava al numero 14 in un palazzo dalle mattonelle rosse. In quel palazzo l'assassino è entrato e ha scaricato i proiettili della sua pistola contro il giovane. Colpendo di striscio la ragazza, ora ricoverata in ortopedia, sotto choc. La ragazza ha altre ferite: potrebbe aver lottato contro l'assassino, che poi si è dileguato. . Tutte le piste vengono battute da parte degli inquirenti.

Nei giorni scorsi Alessandro Polizzi era stato denunciato dopo aver aggredito l'ex ragazzo della sua attuale fidanzata fuori da una discoteca di Perugia. Polizzi - e' quanto riferito dalla ragazza ai militari - li avrebbe aggrediti picchiando violentemente il ragazzo che era con lei. Il giovane, che ha avuto 30 giorno di prognosi, si trova attualmente ricoverato all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Non e' chiaro il motivo della lite tra i due.

Si indaga anche sulla pistola usata per l'omicidio, ritrovata in casa. Si tratta di una vecchissima calibro 9, trovata nell' appartamento al terzo piano di via Ettore Ricci, dove e' avvenuto l'omicidio. Gli investigatori ritengono che possa essere caduta all'assassino durante la fuga o durante una probabile colluttazione avvenuta prima dell'omicidio. Secondo quanto riferito, si tratta tuttavia di un vecchio modello che, anche se detenuto regolarmente, e' difficile da rintracciare nelle banche dati.

Ci sono anche le testimonianze dei vicini di casa: ''Abbiamo sentito il rumore di vetri rotti e le urla di Julia che intorno alle tre di notte implorava aiuto'': lo ha detto una donna, che insieme alla figlia vive nel palazzo di via
Ettore Ricci, a Perugia, in cui è stato ucciso Alessandro Polizzi.

La donna, interrogata stamani dalla polizia, ha spiegato di non aver sentito il rumore dello sparo della pistola.
''Ho udito le urla - ha riferito la donna ai giornalisti - ma per paura di prendere una botta non ho aperto la porta. Ho sbirciato dallo spioncino, ma non ho visto nessuno. Poi gli investigatori ci hanno detto che un uomo col volto coperto dal passamontagna aveva ucciso un ragazzo. Se ho mai sentito altre discussioni? Certe volte si', Julia tante volte sbatteva le porte, ma sono ragazzi''. ''Qualche volta - ha aggiunto - abbiamo sentito pure le urla col fidanzato, non avrei mai immaginato potesse accadere una cosa del genere''.

Il mistero continua in una Perugia che sembra non avere pace con i delitti e i fatti di sangue, nello stesso giorno in cui l'omicidio Meredith vede il caso riaperto.