Montecatini, 18 dicembre 2012 - SVOLTA nel delitto di Beatrice Ballerini. L’ex marito ha confessato nella notte di essere stato lui ad uccidere la donna. Ieri sera intorno alle 8 l’ex marito Massimo Parlanti si è presentato in caserma a Montecatini accompagnato dai suoi due avvocati per rendere «dichiarazioni spontanee» sulla morte dell’ex moglie. Ad ascoltarlo il sostituto procuratore Claudio Curreli e i vertici dell’Arma provinciale che in questi giorni si sono occupati del caso. Parlanti è rimasto in caserma fino a notte fonda. Con lui gli avvocati Valerio Valignani e Enrico Zurli di Firenze.

GLI AVVOCATI DELL'UOMO: "SI E' VOLUTO TOGLIERE UN PESO DAL CUORE"

''Massimo Parlanti ci ha detto di avvertire un pressante bisogno di liberarsi di un peso che
portava sul cuore da alcuni giorni, e di volersi assumere le proprie responsabilita' per l'accaduto'' e ''assecondando una sua precisa richiesta, abbiamo quindi preso contatto con il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Montecatini, per la presentazione spontanea del nostro Assistito agli inquirenti, unitamente a noi quali suoi difensori''. Cosi' gli avvocati Luca Bisori ed Enrico Zurli del foro di Firenze ricostruiscono in un comunicato le fasi della confessione di Parlanti dell'omicidio della ex moglie Beatrice Ballerini fatta la notte scorsa nella caserma dei carabinieri di Montecatini.

''Parlanti - scrivono i suoi legali - ha rilasciato dapprima dichiarazioni spontanee ai Carabinieri, e subito dopo ha reso un lungo interrogatorio dinanzi al Pubblico Ministero, dottor Curreli: nel corso di entrambi questi atti, egli ha ammesso le proprie responsabilita', manifestando profondo dolore per aver tolto la madre ai propri figli. Il rispetto verso una vita spezzata ed il dolore dei familiari, ci impongono allo stato di non
aggiungere altro''.

Parlanti ha contattato i due avvocati fiorentini chiedendo di essere assistito nell'ambito delle indagini sull'omicidio della moglie Beatrice Ballerini. Dopo il consiglio dei suoi avvocati ha deciso di presentarsi ai carabinieri dicendo subito di voler confessare l'uxoricidio. L'interrogatorio col pm si e' concluso verso le 1, poi verso le 4 e' stato accompagnato su una gazzella del 112 al carcere di Pistoia in esecuzione di un decreto di fermo disposto in nottata dallo stesso pm Claudio Curreli.
 

LA RICOSTRUZIONE DELL'OMICIDIO

Un omicidio d'impeto, non premeditato, conseguenza dell'ennesima lite. Così gli inquirenti, nel corso di una conferenza stampa stamani nella caserma dei carabinieri di Pistoia, in merito all'omicidio di Beatrice Ballerini, delitto per il quale nella notte e' stato fermato l'ex marito, Massimo Parlanti, che in un lungo interrogatorio ha ammesso le sue responsabilita'.

Secondo il racconto dell'uomo, riferito dagli investigatori, nel pomeriggio dello scorso 13 dicembre i due ex coniugi si erano accordati per incontrarsi al casolare nelle campagne vicino Montecatini, dove avevano vissuto insieme per discutere di questioni relative alla gestione dei due figli, 7 e 10 anni, e perche' Parlanti doveva prendere alcune cose. L'incontro sarebbe pero' degenerato.

Prima uno scontro verbale e uno scambio di offese, poi la colluttazione finita in tragedia: Parlanti ha ammesso di avere soffocato la moglie stringendole l'avambraccio intorno al collo. Preso dal panico e sotto choc l'ex marito avrebbe quindi tentato di simulare un furto o rapina degenerata in omicidio portando via cellulare e soldi dal borsellino della donna e mettendo a soqquadro la casa.

Allontanatosi per andare a prendere i figli a scuola, avrebbe poi gettato il cellulare in un cassonetto della spazzatura nei pressi della casa, dove e' poi stato ritrovato dai carabinieri. Subito dopo la scoperta del cadavere della donna Parlanti era stato ascoltato a lungo dagli inquirenti e anche nei giorni successivi era stato sentito. Poi ieri la decisione di presentarsi ai carabinieri per rendere dichiarazioni spontanee, accompagnato da due legali. ''La posizione dell'uomo nelle ultime 48 ore - ha spiegato il comandante provinciale dell'Arma a Pistoia Eugenio Cacciuttolo -, a causa dei numerosi elementi a suo carico assunti dagli investigatori, si era ulteriormente aggravata, tanto che, dopo essersi recato nella mattinata di ieri presso uno studio legale di Firenze, ha deciso di presentarsi nel pomeriggio'' ai carabinieri di Montecatini per rilasciare agli investigatori e al pm Claudio Curreli ''dichiarazioni in merito all'omicidio''.

Tutto e' iniziato alle 18: dopo 7 ore di interrogatorio intorno alle 3 l'ex marito e' e' stato dichiarato in stato di fermo. Provvedimento, hanno specificato i carabinieri, disposto sulla base delle dichiarazioni di Parlanti e suffragato dai ''gravi indizi di colpevolezza'' emersi a suo carico in base agli accertamenti svolti dai carabinieri di Pistoia, di Montecatini e anche dal Ris di Roma e dal Ros di Roma e Firenze.

Lunedì, dopo la mezzanotte, indiscrezioni dicevano che l’interrogatorio sarebbe andato avanti ancora per molto. Poi intorno all’una la confessione. Una volta terminate le dichiarazioni di Parlanti il magistrato ha emesso un provvedimento cautelare nei confronti dell’ex marito che è stato portato nel carcere di Pistoia. Un colpo a sorpresa quello di Massimo Parlanti che in un primo tempo aveva affermato la totale estraneità all’omicidio della ex moglie. Agli investigatori che gli contestavano i graffi sul viso aveva sempre ripetuto che quei graffi se li era procurati giocando con i figli. Poi, la svolta, la decisione di presentarsi in caserma, accompagnato dagli avvocati e la confessione del delitto.
 


La mattinata di lunedì si era aperta con la notizia del ritrovamento del cellullare della donna. Dopo la sua uccisione era rimasto accesso e chissà quante volte deve aver squillato a vuoto prima di essere ritrovato, in un cassonetto poco distante dalla villa di Nievole dove giovedì pomeriggio Beatrice Ballerini è stata uccisa. Il cellulare della donna è stato recuperato sabato sera dai carabinieri di Pistoia. «E’ stata una felice intuizione di un nostro sottufficiale — ha spiegato ieri il comandante provinciale dei carabinieri di Pistoia, Eugenio Cacciuttolo — . Abbiamo già avviato tutte le verifiche, per ricostruire il traffico dati presente sul telefonino». Chi lo ha preso alla vittima, deve essersi reso conto subito dopo della pericolosità che avrebbe costituito trattenerlo e lo ha gettato via, per evitare, forse, di essere localizzato.
 

IN OGNI CASO, un’altra preziosa tessera è andata a comporre il puzzle, ma i dati da raccogliere sono tanti.
«Siamo in attesa — spiegava ieri in mattinata il comandante Cacciuttolo — dei risultati delle verifiche in corso sulle tracce biologiche repertate sotto le unghie della vittima. Sul fronte investigativo, nessuna ipotesi è stata esclusa». Dalla villa, come ha confermato il comandante Cacciuttolo, mancavano alcuni oggetti. E questo, per scrupolo investigativo faceva sì che l’ipotesi della rapina non potesse ancora essere archiviata.
Intanto i bambini ieri hanno saputo che la mamma non c’è più: circondati dall’affetto dei parenti e degli amichetti cercano di vivere una apparente normalità.
 

 

LA FAMIGLIA chiusa nel dolore nella casa di via Turati spera che al più presto si arrivi alla verità: «Confidiamo nel lavoro dei carabinieri e della magistratura — ha detto il padre di Beatrice, Giancarlo Ballerini — noi cerchiamo soprattutto di far stare tranquilli i bambini. Ci ha chiamato la direzione didattica della scuola mettendosi a disposizione. Vedremo quando potranno tornare a scuola».

NON HA USATO IL FOULARD  Parlanti ha confessato di aver strangolato la ex moglie  con l'avambraccio, e non, come si era appreso nei giorni scorsi, con lo stesso foulard della vittima. Il delitto si è consumato nella casa di Nievole, in provincia di Pistoia, dove la coppia aveva vissuto prima della separazione.
L'uomo ha  raccontato  che l'incontro sarebbe degenerato prima in uno scontro verbale e, dopo uno scambio di reciproche offese, in una colluttazione nel corso della quale ha la ex moglie stringendole l'avambraccio intorno al collo.

 

IL PADRE DI BEATRICE: "IMMAGINAVAMO CHE FOSSE STATO LUI, ANCHE SE NON ERAVAMO SICURI"  Giancarlo Ballerini, dopo la confessione dell'omicidio della figlia da parte dell'ex marito Massimo Parlanti, ha detto che la famiglia ha sospettato dell'ex marito da subito: ''Era difficile che potesse essere stata un'altra persona perché avrebbe avuto poco tempo a disposizione e dalla casa non e' stato rubato nulla. E' stato lui e l'ha massacrata di botte''.   In queste ore Giancarlo Ballerini si trova nella sua abitazione di Campi Bisenzio (Firenze) insieme alla moglie e ai due bambini piccoli della coppia, un maschio e una femmina di 7 e 10 anni. ''I bimbi sanno che la mamma non c'e' piu'. Abbiamo detto che e' stata colpa di un grosso incidente. Non sanno chi e' stato ovviamente, perche' non possiamo dirglielo. Aspetto con timore il momento in cui chiederanno del papa', perché non so cosa rispondere''. La salma di Beatrice Ballerini, 42 anni, arrivera' nel primo pomeriggio alla pubblica assistenza di Campi Bisenzio. I funerali si terranno domani alle 9,30 in paese, alla chiesa del Sacro Cuore.

 

PENTITO PER AVER LASCIATO I FIGLI "SENZA LA MADRE".  E' quanto ha dichiarato più volte, nel corso dell'interrogatorio di ieri sera, Massimo Parlanti. Secondo il racconto dell'uomo i due ex coniugi si erano accordati per incontrarsi presso l'abitazione dove avevano vissuto prima della separazione per discutere di alcune questioni relative alla gestione dei figli e per prelevare alcuni oggetti che il Parlanti avrebbe dovuto portare via.