Sarzana, 26 settembre 2012 - E' rimasto in acqua tutto il pomeriggio, imbrigliato, per sua fortuna per le corna, nella rete di sicurezza che i vigili del fuoco hanno ancorato a un ponticello. Una lunga attesa durata sino alle 20 durante la quale il cervo, di oltre 2 quintali, è rimasto a mollo nell’acqua per fortuna non particolarmente fredda ma di sicuro in un ambiente non congeniale.

Spaventato e nervoso ha atteso l’arrivo del veterinario dell’Asl spezzina contattato per ore che stabilisse il dosaggio per addormentarlo e consentire ai vigili del fuoco, di issarlo sulle sponde del Canale Lunense. Un autentico calvario per il povero cervo caduto nelle acque del canale e avvistato per puro caso da una ragazza dalla sua casa nella zona della Fortezza.

Non voleva credere ai propri occhi ma quelle corna spinte dalla corrente l’hanno incuriosita e ha avvisato i vigili del fuoco. Intorno alle 14 la squadra sarzanese in servizio lo ha intercettato vicino a via San Francesco immobilizzandolo con una speciale rete utilizzata per il recupero animali. E’ iniziata poi la tragicomica ricerca di un veterinario ma dall’Asl della Spezia nessuna risposta.

A metà pomeriggio è arrivato il sindaco Massimo Caleo che ha allertato la polizia provinciale, guardie forestali e guardie ecologiche volontarie e il veterinario sarzanese Enrico Briganti. Sulle sponde del canale è arrivato anche Giacomino Di Stefano zootecnico dell’associazione allevatori: un esperto che avrebbe dovuto addormentare l’animale con un sonnifero sparato da un fucile.

Ma mancava l’arma che è arrivata soltanto dopo le 19 da Sesta Godano. E dopo ore di attesa anche il servizio veterinario dell’Asl si è materializzato con i medici reperibili. Dopo un consulto sulla quantità di sonnifero da utilizzare è iniziata una lotta in acqua tra il cervo e vigili del fuoco che hanno faticato non poco, rischiando di essere colpiti dalle zampe dell’animale sollevato dall’alto per le corna, per immobilizzarlo consentendo all’agente della polizia provinciale Davide Pini calato in acqua di iniettargli, con una siringa, la dose di sonnifero.

Tutte le forze presenti sulla sponda hanno messo del proprio per sollevarlo sulle scivolose, e pericolossissime sponde del canale, prima di caricarlo su un mezzo. Il cervo è stato portato in collina nella zona di Ponzano superiore e dopo una nuova iniezione «rigenerante» ha ripreso la via del bosco. Sano, salvo, un po’ socsso e di certo con qualcosa da ridire sull’organizzazione dell’Asl.

Massimo Merluzzi