Manuela Ribolla 

Mulazzo (Massa Carrara), 14 agosto 2012  -  SE LE AVESSERO detto che il giorno del suo funerale sarebbe stata trasportata a bordo di un pick-up e sarebbe diventata «simbolo» di una situazione di trascuratezza, forse non ci avrebbe creduto.

 

Per portare a destinazione il feretro di Elena Fogola (ultranovantenne residente a Seregno, ma originaria di Farinotti, frazione di Mulazzo), si è reso necessario l’uso di un pick-up scoperto, l’unico mezzo di trasporto in grado di superare le numerose frane che da mesi rendono impercorribile la strada provinciale fra Montereggio e Casoni, al confine con la Liguria.

 

Impensabile in un contesto simile utilizzare una normale auto per il trasporto delle salme, la scelta è così caduta sul potente mezzo scoperto, sul quale il feretro è stato assicurato con corde e moschettoni, prima di affrontare il lungo viaggio dalla sua abitazione della frazione di Mulazzo fino al cimitero del Cerro. Il tutto percorrendo una strada disastrata dove le auto «normali» non riescono a passare da mesi e gli unici mezzi in grado di superare frane e massi sono i fuoristrada. Identico problema si era verificato tempo fa per un altro funerale: in quella occasione il corteo di parenti e amici al seguito della salma, si è ritrovato a dover salire sulla cassa di un... trattore gentilmente messo a disposizione da un privato.
 

TUTTI IN PIEDI, hanno percorso la strada tra frane e massi, pensando a quante volte nel corso degli ultimi mesi hanno protestato e segnalato alla Provincia le situazione della loro strada. Risultati? Zero. La strada è rimasta tale e quale da mesi, i residenti della zona devono cercarsi percorsi alternativi con tutte le difficoltà del caso. Difficoltà esplose in tutte la loro assurdità ieri pomeriggio, quando per un funerale si è reso necessario l’utilizzo del pick-up e di un trattore.