Firenze, 10 novembre 2011 - Ieri sera nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, l'architetto Massimo Ricci ha illustrato le conclusioni tratte dai suoi studi ultratrentennali riguardanti la cupola della Basilica di Santa Maria del Fiore opera di Filippo Brunelleschi in una conferenza promossa dal sito web e dai social media di National Geographic Society, con una diretta mondiale streaming.
Per la prima volta nella storia del monumento è stato possibile entrare nel suo "cuore" per una profondità di circa due metri e mezzo per la presenza di una lesione profonda della calotta interna ed utilizzando i fori di carotaggio che realizzò nel 1986 il professor Salvatore Di Pasquale per accertare la resistenza dei mattoni.
''Nel corso dei secoli, il segreto della costruzione della Cupola è stato nascosto dal Brunelleschi con uno stratagemma - ha spiegato Ricci ieri pomeriggio nel corso di una preview per i giornalisti -. Lo stratagemma è consistito nell'esporre in vista, all'interno della struttura della cupola, mattoni disposti in modo diverso da quello da lui utilizzato, in modo da mandare fuori strada tutti coloro che, osservandoli, cercassero di utilizzare la loro sistemazione come base per arrivare alla tecnica da lui adoperata''. Secondo Ricci, il segreto nascosto nella cupola è la disposizione dei mattoni, nella parte interna, ''a spina di pesce". Prova principale di questo, secondo l'architetto, sarebbe l'unico documento tecnico rimasto dall'epoca della costruzione della Cupola, avviata nel 1425, la pergamena di Giovanni di Gherardo da Prato, esperto coinvolto negli stessi lavori di costruzione.
Tra le altre curiosità, Ricci ha parlato anche della nave progettata da Brunelleschi per trasportare i materiali necessari a costruire la cupola. ''Il suo design particolare, che consentiva di trasportare enormi quantità in tempi dimezzati rispetto a quelli dei vascelli del tempo, fu sottoposto ad una sorta di copyright ante litteram da Brunelleschi - ha spiegato Ricci -. L'artista aveva ottenuto che chiunque fosse colto con una copia della sua imbarcazione dovesse avere la nave bruciata a spese del Comune. Ed egli, con furbizia, non pretese di essere pagato per il progetto della barca, ma per il suo uso da parte di altri, chiedendo un corrispettivo a quantitativo per ogni trasporto''.
A precedere la diretta l'intervento di numerose autorità fiorentine: tra queste, il sindaco Matteo Renzi, l'arcivescovo Giuseppe Betori, il presidente della Fondazione Florens Giovanni, Gentile, il presidente dell'Opera del Duomo Franco Lucchesi. A coordinare i lavori il giornalista Gianluca Tenti.
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