La Spezia, 1 novembre 2011 - Tornera' nel suo paese natale, Arbus, e riposera' nel cimitero del centro minerario Sandro Usai, il volontario sardo travolto dal fiume di fango a Monterosso al Mare (Sp) il 25 ottobre scorso, e ritrovato morto in mare. ''Aveva espresso il desiderio tornare ad Arbus - ha raccontato all'Adnkronos il vice sindaco di Arbus, Gianni Lampis - e lo accoglieremo con tutti gli onori che merita''. Il volontario
Ieri il Consiglio comunale, terminato poco dopo le 18,30, ha decretato il lutto cittadino per la giornata di mercoledi' 2 novembre, giorno dei funerali, ma gia' da ieri il tricolore sventolava a mezz'asta e con un fiocco nero. Il sindaco di Arbus Franco Atzori, in viaggio verso Genova con il gonfalone del Comune e un rappresentante della polizia municipale, sta andando a Monterosso (dove sono arrivati due cognati di Usai) per partecipare alla cerimonia funebre che si terra' stamani mattina nel centro ligure.
La salma di Sandro Usai, riprendera' quindi per l'ultima volta la via della Sardegna nel pomeriggio, via Porto Torres, per raggiungere poi Arbus, dove alle 10 di mercoledi' prossimo arrivera' nella camera ardente che sara'
allestita nell'aula consiliare. Alle 15 i funerali nella chiesa di San Sebastiano, al quale parteciperanno una rappresentanza della Protezione civile della Provincia del Medio Campidano, i presidente della Provincia Fulvio Tocco e, secondo quanto si apprende, anche il presidente della Regione Ugo Cappellacci.
La moglie Elena piange il suo Sandro: lo cercava dal primo momento, decisa e lucida, e oggi, quando lo ha visto sul tavolo dell'obitorio alla Spezia e lo ha accarezzato e' scoppiata in un pianto disperato. L'hanno confortata i genitori e i cognati.
Si erano lasciati all'ora di pranzo perche' Usai doveva andare a sistemare i tombini con il sindaco e il resto della squadra antincendio. ''Guarda che piove troppo resta qui'' gli aveva detto lei. ''Ma lui era generoso, energico, sempre il primo ad aiutare - dice il sindaco di Monterosso Angelo Betta -. Anche martedi' e' stato il primo. Noi davamo la voce ai negozianti per chiudere, lui con la jeep ci ha portato le pale e gli attrezzi. Dovevamo dare sfogo all'acqua''. Usai ''ha visto qualcosa che a noi e' sfuggito - ha aggiunto il sindaco - credo due in difficolta' al bar Fast''. ''Quando e' arrivata l'onda - aggiunge il caposquadra Marco Bernardi - siamo fuggiti nel vicolo vicino. Lui era dietro di me e in un attimo e' sparito''. L'ultima immagine e' quella di Sandro aggrappato a un cartello stradale.
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