Firenze, 16 giugno 2011 - PRESA DI MIRA da una-due diverse bande di zingari, un’anziana nobildonna di 84 anni residente in via Masaccio è riuscita, ieri mattina, ad avere la lucidità di ribellarsi. ‘Quelli’, stavano per tornare. Le avevano telefonato: «Dai sognora, sei buona. Prepara 840 euro. Ci servono». Lei però ha avuto la forza di telefonare ai carabinieri che hanno preso una zingara di 56 anni. Fuggiti i due che facevano da ‘pali’.
La banda aveva appena tentato di spillare denaro all’anziana, una signora benestante, sola e senza figli, assistita da una collaboratrice domestica. Decisiva nelle fasi più concitate dell’arresto la passione di una donna maresciallo per il podismo, corroborata dall’allenamento: il maresciallo ha inseguito la ladra-truffatrice riuscendo la raggiungerla ad ampie falcate all’altezza del cavalcavia di viale don Minzoni, dove l’ha bloccata. La nomade non ha inteso arrendersi, ha colpito e morsicato la militare (12 giorni di prognosi), ma è stata catturata con le accuse di tentata estorsione in concorso, resistenza, lesioni.
La donna che milita nell’Arma è in servizio, come i colleghi intervenuti stavolta, e quella precedente, al nucleo operativo della compagnia del maggiore Ciro Trentin. L’intervento di ieri mattina è stato guidato dal tenente Francesco Soricelli.
E’ andata bene a questa signora già presa di mira, e fino a un paio di mesi fa, da un altro gruppo di rom di nazionalità romena. A metà aprile i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato (circonvenzione d’incapace) tre elementi. Gli altri sono fuggiti. E, ormai bruciati, hanno venduto il numero di telefono della preda — questa è l’ipotesi degli investigatori — ad altri banditi.
LA FARSA, inquietante, si è iniziata con un gesto di compassione dell’anziana nei confronti di tal ‘Maria’ svenuta lungo la strada. «Ha un tumore alle testa», bisbigliò un finto medico alla nobildonna. Tra la rom che di solito chiedeva l’elemosina davanti al supermercato di via Masaccio a e l’anziana sola, si è sviluppato un rapporto che l’84enne credeva essere di vera amicizia. Soprattutto è cominciata l’onda lunga delle richieste infami. E delle elargizioni: colpi di 800 euro per volta. L’aiuto per cure mediche, o per l’istruzione dei bambini. L’anziana, circuita dai predatori ci ha rimesso una cifra-choc: tra i 40 e i 60mila euro. Anche perché a lungo non ha mai chiesto aiuto a nessuno. Fino a quando, al telefono con un’amica, si è confidata: «Ho dato tutto a loro». Agli zingari. Una volontaria della Croce Rossa ha segnalato il caso. I carabinieri del nucleo operativo della compagnia, oltre ad arrestare tre nomadi — un ventenne e due donne di 36 e 31 anni — nella prima occasione hanno recuperato 870 euro: gli ultimi consegnati dalla nodildonna. Le avevano detto che sarebbero serviti per le cure a una donna gravemente ammalata. L’ennesima donazione: in un colpo solo i banditi avrebbe ‘prelevato’ addirittura 9mila euro. Lo testimoniano i movimenti bancari acquisiti dai militari. I nomadi presi in precedenza vivono nella baraccopoli di San Piero a Quaracchi (già oggetto di numerosi esposti da parte dei residenti della zona e tutt’ora sotto ordinanza di sgombero) e campano d’espedienti.
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