SAN QUIRICO D’ORCIA (Siena) - "NON SAPPIAMO ancora se siamo in presenza di un fatto straordinario o di uno scherzo di pessimo gusto. Ma certamente quelle macchie sulla statuetta creano inquietudine". Don Gianni Lanini è il parroco di San Quirico d’Orcia, piccolo gioiello incastonato nelle colline senesi della Val d’Orcia, e da domenica pomeriggio è alle prese con due presunte ‘lacrime di sangue’ che solcano il volto di una statuina di gesso raffigurante la Madonna di Medjugorje collocata all’ingresso di una villetta privata che si trova proprio nel centro storico del paese, davanti alla scuola materna.

 

Così, ieri mattina, dopo che nel pomeriggio di domenica si era diffusa la notizia della ‘Madonna piangente’, sono state numerose le persone che si sono recate a vedere di persona. Un pellegrinaggio durato quasi tutto il giorno, almeno fino a quando a metà pomeriggio la statuina è stata tolta dall’ingresso dell’abitazione dove vivono un’anziana signora e la sua badante. Un pellegrinaggio che ovviamente ha diviso i presenti tra quanti, di fronte a quelle lacrime, si sono inginocchiati in preghiera e quanti hanno, invece, scosso la testa bollando il tutto come un gesto di pessimo gusto. "Ma quale miracolo? Sarà stato un buontempone", afferma un signore di mezza età prima d’infilarsi nel bar del paese. Anche se poi in molti, rifacendosi a un vecchio proverbio che invita a "non scherzare con i santi", si interrogano su chi potrebbe avere avuto interesse "a compiere un gesto simile". Così alla fine della giornata sono molte le persone che di fronte a quella statuetta si fanno il segno della croce e si raccolgono in preghiera.

 

POCO PRIMA dell’ora di pranzo una mano anonima mette sulla statuetta un panno quasi a voler proteggere la Madonna da quell’assalto di sguardi indiscreti. Poi a metà pomeriggio la decisione di rimuoverla e portarla in un luogo sicuro. Don Lanini invita alla prudenza. Quella prudenza che la Chiesa ha sempre in situazioni come questa. Domenica pomeriggio il parroco, subito dopo aver appreso la notizia ed essersi recato a vedere quanto stava accadendo, aveva informato la diocesi. E ieri mattina ha avuto un lungo colloquio telefonico con l’arcivescovo di Siena, monsignor Antonio Buoncristiani. Il presule non si esprime.

 

L’unico invito che ha rivolto a don Lanini è quello alla cautela. "Non sono in grado di dare un giudizio , ma neanche di avere pregiudizi, — afferma il sacerdote dopo aver parlato con l’arcivescovo —. Per ora quello che vedo è che si tratta di macchioline rosse. Può essere uno scherzo di pessimo gusto, e in tal caso non esiterei a definire l’autore, un cretino; oppure qualcos’altro, ma per dirlo è necessario che siano effettuate serie ed affidabili analisi scientifiche". E sulla stessa lunghezza d’onda è anche il sindaco di San Quirico, Roberto Rappuoli. "E’ prematuro parlare di un miracolo — afferma —. Dobbiamo aspettare e verificare di cosa si tratta perché è un argomento serio su cui non si può scherzare".
Ma, a decidere il da farsi, può essere solo la famiglia proprietaria dell’abitazione alla cui porta di ingresso si trova la Madonnina.

 


Una statuina collocata solo da qualche settimana in quella casa. Alta 25 centimetri, è stata realizzata in Italia con polvere di marmo colata in uno stampo ed è la perfetta riproduzione, in scala, della Madonna di Medjugorje. Tre settimane fa era stata benedetta nel corso della messa officiata a Sarzana (La Spezia) da don Filiberto, sacerdote carismatico. Alla funzione religiosa partecipò anche la figlia della pensionata di San Quirico che aveva voluto quella piccola statua come benedizione per il genitore. Subito dopo la Madonnina venne portata dalla stessa a casa della madre e collocata in una nicchia all’esterno della casa. Nulla di particolare fino a sabato quando compaiono le lacrime colore del sangue. E in molti vanno con la memoria al 1995 quando un’altra statua riproducente sempre la Madonna di Medjugorjie iniziò a lacrimare sangue. Eravamo a Civitavecchia e per dieci anni quella statua collocata nel giardino della villetta della famiglia Gregori ha lacrimato 14 volte. Una anche davanti agli occhi del vescovo di Civitavecchia monsignor Girolamo Grillo. Su questi fenomeni non c’è ancora una risposta. A San Quirico siamo solo agli inizi.